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L'angolo dei Tifosi: Reggina, corsa playoff, futuro e prospettive, le vostre mailTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
venerdì 23 aprile 2021, 12:45L'angolo dei Tifosi
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'angolo dei Tifosi: Reggina, corsa playoff, futuro e prospettive, le vostre mail

La Reggina costretta a fermarsi a causa della decisione del campionato di serie B. La sosta spezzerà il "fiato" al team amaranto che viaggiava a ritmi pazzeschi?

Cosa ne pensate sul finale di torneo della squadra di Baroni? Dite la vostra e partecipate al dibattito su TuttoReggina.com. 

Prospettive future, progetti: cosa sarà di questa Reggina?

Grazie a tutti di vero cuore per la solita massiccia partecipazione al dibattito. Continuate a scriveteci alla mail tuttoreggina@libero.it.

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Gentilissima redazione,la Reggina non finirà mai da oltre 100 anni ha scritto delle bellissime pagine calcistiche è la nostra passione e quando si da tanto amore poi si soffre,non sono d accordo per questa sosta chi era lanciato verso un grande obbiettivo gli si spezza il ritmo,la Reggina purtroppo con le soste non è mai fortunata, sono sicuro che sarò smentito, siamo troppo forti nessuno ci toglierà il grande obbiettivo i playoff,la verità che Galliani con il suo Monza è in grande difficoltà spera con la sosta di invertire questa tendenza recuperando i molti acciaccati Balotelli compreso,il solito strapotere calcistico politico,vi auguro di cuore,buon lavoro e forza Reggina.

Marco

Gent.ma Redazione,

prima che  voi pubblicaste "L'angolo dei Tifosi: Reggina, corsa playoff bloccata dalla sosta forzata, dite la vostra" ho riflettuto su tale problematica pensando anche di esprimere una mia idea sulla vostra testata. Il vostro articolo mi cade a fagiuolo.

Pertanto, cosa penso sull'argomento è già pronto nel mio ippocampo.

A mio parere le squadre attualmente più in forma, oltre la Reggina, sono il Lecce, anche se ha avuto una battuta d'arresto in casa, l'Ascoli e la Cremonese, prossima nostra avversaria.

A chi possa giovare questa interruzione, in effetti di una sola settimana, ciò che succede di solito in caso d' impegni della nazionale, non è facile a dirlo.

Potrebbe accadere che le squadre più informa possano avere dei rallentamenti nelle loro scalate in classifica, come invece la sospensione possa avere un effetto ricaricante delle loro energie. Ciò che temo, però, è un eventuale rilassamento psicologico che porti alla perdita di concentrazione.

Quindi, dipenderà dalle capacità da psicologi degli allenatori. Se pensiamo che la mutazione della nostra squadra dipende dal lavoro svolto dal signor Baroni sulla psiche dei calciatori piuttosto che sulla loro preparazione atletica, allora potremmo stare tranquilli sull'esito delle ultime quattro partite. 

Che ne pensate? Ci tengo al vostro parere.

Grazie dell'ospitalità.

Cordiali Saluti

Giapeto

LA REDAZIONE RISPONDE: Beh, la sosta potrebbe sfalsare il campionato cadetto, in primis per quel che concerne la forma delle squadre, poi perché si disputeranno quattro partite in nove giorni. In linea di massima, la serie B non ha fatto una bella figura con questo spostamento delle gare.

Spett.le Redazione,

spesso i vostri articoli sono stimolante e dopo aver inviato le mie impressioni sull'interruzione di una settimana del campionato di Serie B, ecco che mi accingo a mandarvi le mie impressioni su ciò che  si sta discutendo da qualche giorno.

In merito, infatti,  al vostro articolo "Il calcio è dei tifosi": si, ma solo per quelli che non lavorano nei feriali", pur partendo dalla vostra affermazione condivisibile "... è legittimo che società enormi possano anche puntare a operazioni finanziarie per restare a galla.", non sono affatto d'accordo sul resto.

In questo periodo, vista la pandemia,  giocare alle 14,00 o alle 21,00 o in altri orari non cambia nulla per i tifosi, tanto si giuoca a porte chiuse. La decisione di far disputare alcune delle ultime quatto partite della Seie B alle ore 14,00 di giorni feriali (c'è chi lavora anche nei festivi) è tutta della Lega di Serie B e non d'altri. Se parliamo poi del calcio spezzatino, per esempio ore 12,30 di Domenica o alle 21,45 di altri giorni, indipendentemente dalle condizioni climatiche, non  dipende né dalla FIFA né dall' UEFA né dalla FIGC, ma è una scelta delle Leghe (A, B, C) per motivi "televisivi" dove le Società fautori della Superlega la fanno da padroni (Juventus, Inter, Milan).

Squadre ormai con grandi debiti insostenibili. L'Inter per rientrare nel fair play finanziario, voluto dall'UEFA, dovrà vendere calciatori per 60 milioni di euro, la Juventus con l'operazione da 31 milioni di euro per Ronaldo ed altri acquisti, l'anno scorso ha chiuso il bilancio con un deficit di 40 milioni di euro, il Milan non sta meglio. 

Anche le squadre spagnole, con in testa il Real Madrid, non versano in buone acque. Voler riprendere l'idea della costituzione di una Superlega, di cui si parla già da alcuni decenni, ha solo lo scopo della loro sopravvivenza.

Queste squadre non riescono a sopportare più i costi di gestione dove le voci più onerose   riguardano le percentuali per gli intermediari e gli stipendi dei calciatori. 

Si tratta di una vera rincorsa al denaro.

E' noto anche a voi.

Alcune squadre medio piccole di Serie A  e quelle che aspirano ad arrivarci vivono con gli introiti dei diritti televisivi.   

Nel caso della creazione di una Superlega, i riflettori si dirigerebbero su di essa,  riducendo così,  l'attenzione sui campionati nazionale con una inevitabile riduzione degli introiti per i diritti televisivi. La Serie A la vedremmo  solo con internet, con grandi disagi e inaffidabilità (vedi DAZN in caso di Reggina-Vicenza).

Lo sport, indipendentemente dai guadagni e anche il sogno di tifosi di piccole Società(Reggina, Benevento, Spezia eccetera) di vedere la squadra del cuore potersi cimentare con squadre "altolocate",  vedere i fuoriclasse, cosa che la Superlega non permetterebbe più.   

Sarebbe come dare ragione a Lotito quando, citando Carpi, Latina e Frosinone, affermò: "Le piccole non valgono.., A senza appeal mediatico affonda".

Non è quindi un problema di etica ma di esistenza del calcio, della passione, del campanilismo e poter gridare: "Chi non salta è Messinese" o "Chi non salta è un riggitanu".

Sostenere queste scelte è come sostenere i ricchi a discapito dei poveri.

Io non ci sto. Sono per  i deboli che soffrono.

Grazie per l'ospitalità.

Cordiali Saluti

Giapeto

LA REDAZIONE RISPONDE: Ma qualsiasi presidente di una squadra di calcio, da Gallo a Sciotto, da Tacopina a Noto, non fanno calcio mica per beneficenza o per estrema passione, come accadeva con i presidenti di una volta, tipo Rozzi, Granillo, Anconetani e compagnia. Si fa calcio anche per una questione di business e piuttosto che assistere alle pantomime della serie C, con squadre che si fermano a campionato in corso ecc ecc, meglio ottimizzare al meglio questo business e offrire alla gente uno spettacolo sportivo degno. Con stipendi iperesagerati in tutte le categorie, con calciatori strapagati all'inverosimile, nessuno, dalla UEFA in giù, può fare la morale alle promotrici della SuperLega. L'errore della SuperLega è comunicativo: il "sogno" di Reggina, Benevento, Sassuolo ecc ecc resta intatto, ma i tifosi del domani non sono attratti da Carpi-Sassuolo in serie A e questo va assolutamente preso in considerazione.