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L'angolo dei Tifosi, la Reggina perde la C per un solo punto: le vostre mail, PARTE 4TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
ieri alle 19:15L'angolo dei Tifosi
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'angolo dei Tifosi, la Reggina perde la C per un solo punto: le vostre mail, PARTE 4

E' bastato un solo punto per lanciare un'altra squadra in serie C e lasciare la Reggina in mezzo all'inevitabile fuoco incrociato dei "fenomeni" social, zittiti da oltre 10 domenica e ringalluzziti dal mancato approdo diretto tra i Prof.

Riprendiamo a dare voce ai tifosi amaranto, chiedendo però rispetto per i pareri altrui e rispetto per le persone, invitiamo si anche ad essere critici, ma con lucidità e oggettività. Dite la vostra sulla gara, sulle prospettive della squadra, sulla continuazione della stagione.

Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.

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Gentile Redazione
Ho letto con attenzione la precedente lettera di Giuseppe che ha espresso perfettamente lo stato d'animo mio e di tutti quei tifosi che hanno seguito costantemente la squadra. Abbiamo apprezzato quanto fatto da questi ragazzi e dal tecnico che ha pur commesso qualche fisiologico errore. Alla fine eravamo commossi dallo sforzo profuso, dai risultati e dall'attaccamento alla maglia. Questa manifestazione di affetto ha generato delle critiche da parte di alcune testate giornalistiche e da personaggi più o meno pubblici. Ci danno degli ingenui, di gente senza spina dorsale e non colgono l'essenza che siamo innamorati dell'amaranto. Deridono e sminuiscono un sentimento che non conosce categorie, intimo perché ci lega a ricordi, forte perché attuale e di cui non si può fare a meno. Hanno scritto che ci accontentiamo del nulla, che Reggio merita altri palcoscenici ed altri dirigenti..
È vero, in società sono stati fatti degli errori, soprattutto di comunicazione, ma tant'è.
È altrettanto vero che questi delatori per guardare il dito hanno perso di vista la luna.
Quale alternativa seria, oggi e ripeto oggi, ha il popolo reggino?
Rimpiangono personaggi che hanno fatto la storia ma anche scelte scellerate, certificate da sentenze passate in giudicato, che forse sono alla radice dei mali di oggi.
Guardiamo oltre, aperti alla libertà di cronaca e perché no di critica, ma lasciamo la politica fuori. Uniamoci nella passione. Eviteremmo la derisione e il giudizio degli altri e forse attireremmo forze economiche utili, forse necessarie, che l'attuale dirigenza sarebbe costretta a prendere in considerazione.
Grazie per lo spazio che riservate.
Cordialmente
Giuseppe da Rovigo

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Buonasera redazione.

Ovviamente, come tutti coloro che hanno una R con un pallone stampata sul cuore, c'è tantissima amarezza per non aver vinto sul campo questo campionato. 

Ci sono dei playoff da vincere, sperando che stavolta non siano inutili (anche se sono pessimista a riguardo, visto che le pericolanti potrebbero non presentare del tutto la domanda comportando riammissione delle retrocesse e non ripescaggi). 

Il più grande e concreto augurio è che, nella realistica per quanto malaugurata ipotesi che sia ancora Serie D, la società non commetta l'errore di valutare il grande girone di ritorno come unico parametro per valutare il lavoro svolto in questa stagione. 

Sia chiaro, la squadra dal mister e il suo staff in giù ha fatto un grande percorso, meritevole di applausi. Questo però non deve far dimenticare o passare sotto traccia i troppi errori commessi durante la stagione, sia a livello comunicativo che gestionale. 

Quando si perde di un punto vuol dire che a fare la differenza sono stati i dettagli. Dettagli come l'aver preso 10 giocatori in estate senza che arrivassero a dicembre (alla faccia del famigerato "vantaggio programmatico" ottenuto quando il Trapani era scappato via...), costruendo per altro una squadra senza avere un definito modulo in testa (come evidenziato poi da Trocini al suo rientro quando disse di non avere i doppioni né per fare il 4-3-3 né per fare il 3-5-2, che sulla carta doveva essere il modulo di partenza). O come il non aver avuto gerarchie chiare in porta per la prima parte di campionato, o il non aver un parco under coerente con i ruoli in cui impiegarli causando non pochi mal di testa a chi doveva mettere una formazione in campo e fare sostituzioni: ricorderemo Giuliodori ala sinistra o Forciniti terzino destro. Anche la costruzione generale della rosa, con l'assenza di un centrale di difesa capace di comandare la linea, visto che sia Adejo che Girasole hanno altre caratteristiche, più orientate all'aggressione e all'anticipo, l'assenza di un centravanti di peso con caratteristiche più da corazziere rispetto a un Barranco che in area si è fatto rispettare ma quando c'era da lanciare lungo spesso ha faticato a reggere il confronto fisico, cosa che a questi livelli del calcio conta molto di più rispetto a categorie superiori, o il solo Ragusa che si trovi a suo agio a giocare a destra, con i vari Grillo e Renelus molto più efficaci dall'altro lato. Il tutto avendo alcuni calciatori oggettivamente non sostituibili per assenza di un ricambio di simili caratteristiche (Ragusa appunto, o Laaribi). De Felice ha fatto quel che poteva, ha impattato bene alcune partite (Vibonese e Pompei su tutte), ma forse per caratteristiche non è andato a colmare un buco di organico, e il minutaggio ridotto e il "recupero" di un Curiale che sembrava a un certo punto finito fuori dalle rotazioni lo dimostra. 

Queste sono solamente alcune delle situazioni su cui porre l'accento, perché sembrano piccolezze ma una piccolezza ti può costare anche solo... Un punto! E un punto, lo abbiamo visto, fa tutta la differenza del mondo. 

Serve che per la prima volta si analizzi bene tutto ciò che si è sbagliato, si identifichino le criticità gestionali, si ponga rimedio anche magari andando a cambiare interpreti, soprattutto nelle figure dirigenziali che sono recidive in determinati errori, e si rilanci il progetto evitando di ripetere sempre gli stessi errori. Questo a prescindere dalla categoria. 

Altrimenti ci sarà sempre "un Siracusa". 

Andrea