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L'Atalanta è l'ultimo ostacolo verso lo Scudetto (annunciato) dell'Inter?
Nella Primavera del 2017 un'Atalanta lanciatissima affrontava l'Inter a San Siro con i favori del pronostico. Non andò benissimo, visto che Icardi segnò una tripletta, Banega giocò la partita migliore della sua esperienza italiana facendo lo stesso, Gagliardini siglò il primo gol con la maglia nerazzurra, sì, ma meneghina, mentre Gasperini affondava con il solo gol della bandiera. 7-1 il risultato finale. Eppure da lì è successo qualcosa di differente: l'Atalanta infilò un filotto clamoroso, arrivando quarta in classifica (superando la Lazio nell'ultima di campionato) e lanciandosi verso il quadriennio successivo.
Ora l'Atalanta arriva lanciatissima, l'Inter non è da meno. Perché Conte ha trovato finalmente un regista vero e proprio, uno di quelli che ti può fare la differenza. E poco importa se fino a gennaio è stato ostracizzato, perché Christian Eriksen era finito in un tourbillon di critiche alimentato da se stesso, con le dichiarazioni dalla Danimarca che non andavano proprio giù a Suning. Ecco, Suning, l'ago della bilancia che non esiste: i cinesi sono pronti a lasciare l'Inter, ma l'idea è quella di vincere lo Scudetto prima, poi salutare con il titolo. Conte sta facendo un capolavoro soprattutto in questo senso, perché i problemi societari non stanno influenzando alcunché.
Così nella storia del campionato, di un'Inter lanciatissima, sembra che oramai l'Atalanta sia l'ultimo scoglio di una squadra che sta fagocitando gli avversari per la forza, per la produzione offensiva di Lukaku e Lautaro, dei 62 gol segnati di fronte ai 60 degli uomini di Gasperini. L'Inter, per la continuità che ha dimostrato finora, può solo accartocciarsi su se stessa, magari riportando una sconfitta lunedì sera. In caso di vittoria, con più tredici sull'Atalanta, un più (almeno) sette sulla Juventus, con la continuità con le piccole, probabilmente, il campionato sarà già ai titoli di coda.
Ora l'Atalanta arriva lanciatissima, l'Inter non è da meno. Perché Conte ha trovato finalmente un regista vero e proprio, uno di quelli che ti può fare la differenza. E poco importa se fino a gennaio è stato ostracizzato, perché Christian Eriksen era finito in un tourbillon di critiche alimentato da se stesso, con le dichiarazioni dalla Danimarca che non andavano proprio giù a Suning. Ecco, Suning, l'ago della bilancia che non esiste: i cinesi sono pronti a lasciare l'Inter, ma l'idea è quella di vincere lo Scudetto prima, poi salutare con il titolo. Conte sta facendo un capolavoro soprattutto in questo senso, perché i problemi societari non stanno influenzando alcunché.
Così nella storia del campionato, di un'Inter lanciatissima, sembra che oramai l'Atalanta sia l'ultimo scoglio di una squadra che sta fagocitando gli avversari per la forza, per la produzione offensiva di Lukaku e Lautaro, dei 62 gol segnati di fronte ai 60 degli uomini di Gasperini. L'Inter, per la continuità che ha dimostrato finora, può solo accartocciarsi su se stessa, magari riportando una sconfitta lunedì sera. In caso di vittoria, con più tredici sull'Atalanta, un più (almeno) sette sulla Juventus, con la continuità con le piccole, probabilmente, il campionato sarà già ai titoli di coda.
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