
Luis Enrique fiero del PSG: "Giocatori sensazionali, tutti gli allenamenti di alto livello"
Dieci anni dopo il trionfo di Berlino contro la Juventus, la Germania potrebbe di nuovo portare fortuna a Luis Enrique. Sarà il Paris Saint-Germain ad affrontare l'Inter nella finale di Champions League il 31 maggio a Monaco di Baviera e l'asturiano avrà l'occasione di concedere il bis personale ma soprattutto di portare per la prima volta nella storia la formazione della capitale francese sul tetto d'Europa.
La doppia vittoria con l'Arsenal - terza squadra inglese eliminata nella fase ad eliminazione diretta dopo Liverpool e Aston Villa - certifica la forza di un gruppo che negli ultimi due anni si è rinnovato tantissimo: niente più "prime donne", solo gente affamata, giocatori adatti a costruire un gruppo in cui tutti sono disposti a sacrificarsi per un bene comune. La vera vittoria dell'ex mister di Roma e Barcellona è proprio questa: aver dato un'anima a un club in cui i soldi sembravano essere tutto.
"Non ricordo il momento esatto, ma ho parlato con i miei giocatori quando i risultati della Champions League erano catastrofici e ingiusti. Ci siamo incontrati con i giocatori e lo staff per ribadirci che eravamo una delle migliori squadre d'Europa. Non eravamo stati efficienti, ma ho detto: 'Non preoccupatevi, dobbiamo continuare così'. I giocatori sono stati sensazionali. È stato un momento meraviglioso per i tifosi", ha detto l'allenatore spagnolo a Canal+ dopo la partita. "Il primo anno abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma non è bastato. Ho detto loro che se non avessi cambiato mentalità in allenamento, me ne sarei andato. Quest'anno, tutti gli allenamenti sono stati di alto livello, i giocatori sono stati eccezionali".
La doppia vittoria con l'Arsenal - terza squadra inglese eliminata nella fase ad eliminazione diretta dopo Liverpool e Aston Villa - certifica la forza di un gruppo che negli ultimi due anni si è rinnovato tantissimo: niente più "prime donne", solo gente affamata, giocatori adatti a costruire un gruppo in cui tutti sono disposti a sacrificarsi per un bene comune. La vera vittoria dell'ex mister di Roma e Barcellona è proprio questa: aver dato un'anima a un club in cui i soldi sembravano essere tutto.
"Non ricordo il momento esatto, ma ho parlato con i miei giocatori quando i risultati della Champions League erano catastrofici e ingiusti. Ci siamo incontrati con i giocatori e lo staff per ribadirci che eravamo una delle migliori squadre d'Europa. Non eravamo stati efficienti, ma ho detto: 'Non preoccupatevi, dobbiamo continuare così'. I giocatori sono stati sensazionali. È stato un momento meraviglioso per i tifosi", ha detto l'allenatore spagnolo a Canal+ dopo la partita. "Il primo anno abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma non è bastato. Ho detto loro che se non avessi cambiato mentalità in allenamento, me ne sarei andato. Quest'anno, tutti gli allenamenti sono stati di alto livello, i giocatori sono stati eccezionali".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano