
Scomparso l'attore Alvaro Vitali: la passione per la Roma e i due film sul calcio
È scomparso a Roma nel tardo pomeriggio, all’età di 75 anni Alvaro Vitali. Era stato ricoverato due settimane prima per una broncopolmonite recidiva, come aveva raccontato l’ex moglie Stefania Corona in un’intervista recente.
Pierino, simbolo di un’Italia che rideva di gusto, figura comica delle barzellette scolastiche, con l’inseparabile cappellino da somaro e lo sguardo curioso da monello. E poi il cinema popolare, quello delle commedie leggere e licenziose, dove sbirciare dal buco della serratura era un rito comico e trasgressivo. Tra i suoi film qualcuno anche sul calcio, come "Il tifoso, l'arbitro e il calciatore" del 1982 e "Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento" uscito l'anno successivo.
È in questo universo che si è mosso Alvaro Vitali, attore inconfondibile, e grande tifoso della Roma noto a più generazioni. Per anni considerato “trash”, oggi il suo cinema è visto con occhi diversi, come un fenomeno cult legato alla memoria collettiva. Conosciuto e amato dal pubblico per il personaggio di Pierino, Vitali ha goduto di un enorme successo ma ha anche pagato il prezzo dell’identificazione totale con quel ruolo. "In Italia – diceva Vitali – se ti incasellano, non ti lasciano più uscire. Avrei voluto fare altro, ma per tutti ero solo Pierino".
Pierino, simbolo di un’Italia che rideva di gusto, figura comica delle barzellette scolastiche, con l’inseparabile cappellino da somaro e lo sguardo curioso da monello. E poi il cinema popolare, quello delle commedie leggere e licenziose, dove sbirciare dal buco della serratura era un rito comico e trasgressivo. Tra i suoi film qualcuno anche sul calcio, come "Il tifoso, l'arbitro e il calciatore" del 1982 e "Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento" uscito l'anno successivo.
È in questo universo che si è mosso Alvaro Vitali, attore inconfondibile, e grande tifoso della Roma noto a più generazioni. Per anni considerato “trash”, oggi il suo cinema è visto con occhi diversi, come un fenomeno cult legato alla memoria collettiva. Conosciuto e amato dal pubblico per il personaggio di Pierino, Vitali ha goduto di un enorme successo ma ha anche pagato il prezzo dell’identificazione totale con quel ruolo. "In Italia – diceva Vitali – se ti incasellano, non ti lasciano più uscire. Avrei voluto fare altro, ma per tutti ero solo Pierino".
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