
Italia, Cambiaghi: "All'Europeo possiamo andare lontane. Sogno? Giocarci la finale"
“Sento che è un po' il ripagare i sacrifici e il percorso fatto, ma non mi sento che sia il culmine, anche perché di solito dopo c'è una discesa. È una tappa per ambire a qualcosa di più grande, l'obiettivo è fare qualcosa di importante qui. Fisicamente sto bene, arrivavo da un infortunio, ma è passato. Abbiamo fatto un periodo di preparazione e stiamo alleggerendo i carichi, stiamo bene”. L'attaccante dell'Italia Femminile Michela Cambiaghi esordisce così dal ritiro delle Azzurre a Weggis in Svizzera a pochi giorni dall'inizio di quel Europeo che per lei sarà il primo.
Il Belgio è una squadra insidiosa. In più c'è Wuellart con cui hai giocato all'Inter
“Sappiamo che è una grande squadra e potrà metterci in difficoltà, ma ci stiamo preparando bene. Tessa? È una giocatrice molto forte, in Nazionale rende ancora di più, è più incisiva e sappiamo di doverla tenere sotto osservazione con molta attenzione”
Quali sono le tue favorite per la vittoria? E dove collochi l'Italia?
Inghilterra, Francia e Spagna sono le candidate alla vittoria. Noi siamo una outsider e non voglio sbilanciarmi a dire dove arriveremo, anche perché sono un po' scaramantica, ma sappiamo di poterci giocare ogni partita e possiamo arrivare lontano. Poi certo sarei contentissima se arrivassimo a giocarci la finale (ride ndr)”
Quale ruolo senti più tuo? E cosa ti aspetti a livello personale?
“Mi piace partire più centrale, ma poi in base alle partite e agli spazio ogni gara è diversa e quindi a volte è più utile che parta centrale o esterna. Al livello personale vorrei incidere contro nazionali che sono più avanti di noi. Non tanto segnare gol contro di loro, ma sarei contenta anche di fare la differenza contro queste formazioni che hanno iniziato il percorso prima di noi e ci sono ancora davanti”.
C'è differenza fra le vigilie di Nations League e quella dell'Europeo?
“Essendo il mio primo Europeo alcune cose, anche banali, non le so e quindi le vivo in maniera più spensierata. Posso solo immaginare cosa sarà anche perché ho letto che ci saranno tanti stadi sold out e questo è piacevole perché amo giocare in stadi pieni. Per ora voglio che rimanga vivo il fatto che non ho ancora vissuto un'atmosfera simile”.
Sente responsabilità nell'essere la miglior marcatrice della gestione Soncin?
“Non mi sento la responsabilità per questo, le mie compagne e le altre attaccanti che sono prolifiche come Girelli, che ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato. Cerco sempre di entrare e fare il massimo che posso, se poi riesco anche a incidere e segnare sono ancora più contenta”.
Il Belgio è una squadra insidiosa. In più c'è Wuellart con cui hai giocato all'Inter
“Sappiamo che è una grande squadra e potrà metterci in difficoltà, ma ci stiamo preparando bene. Tessa? È una giocatrice molto forte, in Nazionale rende ancora di più, è più incisiva e sappiamo di doverla tenere sotto osservazione con molta attenzione”
Quali sono le tue favorite per la vittoria? E dove collochi l'Italia?
Inghilterra, Francia e Spagna sono le candidate alla vittoria. Noi siamo una outsider e non voglio sbilanciarmi a dire dove arriveremo, anche perché sono un po' scaramantica, ma sappiamo di poterci giocare ogni partita e possiamo arrivare lontano. Poi certo sarei contentissima se arrivassimo a giocarci la finale (ride ndr)”
Quale ruolo senti più tuo? E cosa ti aspetti a livello personale?
“Mi piace partire più centrale, ma poi in base alle partite e agli spazio ogni gara è diversa e quindi a volte è più utile che parta centrale o esterna. Al livello personale vorrei incidere contro nazionali che sono più avanti di noi. Non tanto segnare gol contro di loro, ma sarei contenta anche di fare la differenza contro queste formazioni che hanno iniziato il percorso prima di noi e ci sono ancora davanti”.
C'è differenza fra le vigilie di Nations League e quella dell'Europeo?
“Essendo il mio primo Europeo alcune cose, anche banali, non le so e quindi le vivo in maniera più spensierata. Posso solo immaginare cosa sarà anche perché ho letto che ci saranno tanti stadi sold out e questo è piacevole perché amo giocare in stadi pieni. Per ora voglio che rimanga vivo il fatto che non ho ancora vissuto un'atmosfera simile”.
Sente responsabilità nell'essere la miglior marcatrice della gestione Soncin?
“Non mi sento la responsabilità per questo, le mie compagne e le altre attaccanti che sono prolifiche come Girelli, che ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato. Cerco sempre di entrare e fare il massimo che posso, se poi riesco anche a incidere e segnare sono ancora più contenta”.
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