
Inter: la strategia Lookman e la pace con Calhanoglu. Milan: un Vlahovic in più. Juve: ecco i rinforzi più importanti. Como: una foto da ricordare. E il valore del test del Napoli
Son ripartiti i ritiri. Nei ritiri si dicono sempre le solite quattro minchiate: “I carichi”, “stiamo lavorando”, “sarà una grande stagione”, “ci si allena più dell’anno passato”, “il gruppo è unito”. Il gruppo è sempre unito, mai uno che ti dica “sono arrivato da 5 minuti e mi stanno tutti sulla fava”. E vabbè.
Nel frattempo le squadre provano a sistemare buchi e voragini delle rispettive rose. E noi siam qui per parlare di quelli (buchi e voragini, ma anche cose buone e grandi e interessanti prospettive per il futuro).
Il Milan ha preso Estupinan. Estupinan è buono, molto più buono di Brown. Pericolo scampato il primo, bel colpo il secondo. Allegri – sua marca di fabbrica - non si lagna in pubblico e fa benissimo: se ti serve roba lo devi far presente in privato. Per il resto bisogna semplicemente far lavorare Tare che, infatti, si dà da fare sia all’esterno (per Jashari il braccio di ferro continua, ma si intravede il traguardo) e all’interno (il ds ha avuto l’ok dalla società per trattare Vlahovic). Ecco, Dusan: non abbiamo la minima idea di come andrà a finire la faccenda, ma possiamo ipotizzare che sia un affare destinato a scaldarsi a mercato stra-inoltrato. Se il Milan riuscirà a strappare costui alla Signora a prezzi modici avrà fatto un gran colpo, perché è vero che trotterella da un biennio, ma è altrettanto vero che il suo mestiere – se ben inquadrato – lo sa fare eccome.
Della Juve si dicono tante cose, tutte assai raffazzonate. Cioè, sappiamo che Conceicao è ufficialmente un giocatore bianconero, sappiamo che per Sancho si lavora eccome, sappiamo che Molina è un pensiero, ma poi si fa del gran borbottio (“non va bene questo, non va bene quello”) e nessuno parla mai di chi già c’è: Bremer rientrerà dal lungo infortunio e andrà testato, ma resta il difensore più forte della serie A; Koopmeiners non può aver dimenticato come si gioca a calcio; Yildiz è un potenziale fenomeno con un anno in più di esperienza. Questo per dire cosa? Al netto delle mancanze – manca un mese e mezzo di mercato! – la squadra non è così mal messa come si vuol far credere. Serve un centrocampista “di sostanza” in più, questo sì.
Dell’Inter avremmo voluto scrivervi “Calhanoglu resta, in Turchia fanno un gran can-can anche se il giocatore non ha mai detto beh” ma ci ha anticipato il suo procuratore (e in verità lo avevamo già scritto settimana scorsa). Di sicuro il buon Hakan dovrà sistemare qualche situazione interna, ma nulla di irreparabile. Sull’obiettivo Leoni possiamo dirvi che il giocatore interessa eccome – sai che novità – ma anche che il club prima di muovere le sue pedine col Parma vuole/deve fare più di una cessione. E poi Lookman: l’offerta all’Atalanta è sempre la stessa (40 milioni), la richiesta della Dea pure (50, ma pure di più). Come si fa a trovare un punto d’incontro? Gli agenti del calciatore sono in contatto con i dirigenti bergamaschi per far valere la presunta “promessa” di un anno fa, ma potrebbe non bastare. La sensazione è che le parti dovranno giocoforza venirsi incontro, ma anche che non verrà tirata in ballo alcuna contropartita (quelle che piacciono all’Atalanta – Pio Esposito su tutti – vengono ritenute incedibili).
Il Como sta mettendo su una roba importante. L’altro giorno si passavano il pallone in cerchio Jesus Rodriguez, Diao, Paz, Baturina e Perrone. Tutti 20enni o poco più, tutti potenzialmente fortissimi. Qualcuno al campo di allenamento dei lariani ha detto “fate una foto perché tra qualche anno si parlerà di tutti quanti”. Probabile. Nel frattempo, arriva la “chioccia” Morata, altro colpo eccellente per dare sostanza ai baby. A Como hanno i soldi, ma li sanno anche spendere bene.
Il Napoli ha perso 2-0 il test con l’Arezzo. Sapete quanto vale questa sconfitta in termini sportivi? Nulla. Anzi, ci dice che i giocatori sono strafatti di acido lattico, situazione normalissima se la preparazione è gestita dal Signor Antonio Conte. A Napoli stanno costruendo una corazzata, è bene che la concorrenza se ne renda conto in fretta.
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