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Stanciu: "Quando il Genoa ha chiamato non potevo dire di no. C'è un gruppo positivo"

Stanciu: "Quando il Genoa ha chiamato non potevo dire di no. C'è un gruppo positivo"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:15Serie A
di Andrea Piras
fonte inviato a Moena (TN)

Qualità ed esperienza. Nicolae Stanciu ha esternato dal ritiro di Moena le prime impressioni da giocatore del Genoa: "Sono molto felice, ho incontrato una bella squadra fatta di bravi ragazzi. E' un gruppo molto positivo che mi ha accolto molto bene".

Cos'hai provato quando è arrivata la chiamata del Genoa?
"Ho chiuso tutte le altre possibilità. Negli ultimi sei mesi di contratto avevo altre opportunità ma quando il Genoa ha chiamato ho detto al mio agente che volevo venire qui".

Cosa ti ha convinto?
"Per prima cosa giocare in Serie A. Poi chiunque conosco e che ha giocato nel Genoa come Dragusin, Puscas o Dragus, ma anche avversari che giocano con me in Nazionale, mi hanno detto che i tifosi del Genoa sono molto caldi"

Ci pensi poi a giocare al "Ferraris" con 30mila persone?
"E' molto bello giocare in questo stadio. Ho visto tante partite in tv, non vedo l'ora di giocare al 'Ferraris' e fare felici i nostri tifosi".

Arrivi dal campionato arabo dove ci sono grandi giocatori.
"Se non ricordo male, alla seconda partita in Arabia ho giocato contro l'Al-Hilal. Io ho giocato in Champions League e devo dire che lì non c'erano tanti grandi nomi come all'Al-Hilal. C'erano Neymar, Mitrovic, Milinkovic-Savic, Koulibaly, c'è Ronaldo all'Al-Nass. In Arabia hanno una situazione finanziaria ottima e prendono grandi giocatori".

Com'è mister Vieira?
"Mi piace il suo modo di allenare e come vede il calcio. E' molto vicino alla squadra e questo è molto importante".

Cosa significa essere capitano della Romania nell'anno del Mondiale?
"Non so se andremo al Mondiale perché non abbiamo iniziato bene. Dobbiamo vincere queste partite che ci restano. Poi c'è il playoff e speriamo che la Romania vada la Mondiale perché è stato nel 1998 l'ultima volta in cui siamo andati al Mondiale. E manca molto".

Ti senti un esempio per i tanti ragazzi giovani che ci sono?
"Capita anche in Nazionale. Prima di essere un leader devi essere un esempio. Come ti comporti dentro e fuori dal campo, come rispetti le persone. Questo penso sia l'esempio migliore per i giovani per crescere".

L'obiettivo in campo?
"Vogliamo fare meglio dell'anno scorso".

Il campionato italiano ha accolto giocatori del calibro di De Bruyne e Modric.
"Sono giocatori con tanta qualità. Ho giocato contro di loro (sorride ndr). Però la squadra non è solo un giocatore. C'è tutto il collettivo. Un singolo non vince un campionato. Per noi è più importante la squadra".

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