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Sarà un Lazio-Roma caldissimo, Sarri e Gasp in coro: "I derby non si giocano, si vincono"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:42I fatti del giorno
di Ivan Cardia

Sarà un Lazio-Roma caldissimo, Sarri e Gasp in coro: "I derby non si giocano, si vincono"

Ventuno sfide in carriera prima di oggi, eppure c’è sempre un esordio. Maurizio Sarri e Gian Piero Gasperini si sono incrociati per la prima volta nel 2005, in un Crotone-Pescara 0-0 di Serie B. Tra poche ore lo faranno, fin qui inedito, nel derby della Capitale tra Lazio e Roma, rispetto al quale sembrano usare le stesse parole: i derby non si giocano, si vincono. E si ricordano solo quelli vinti: sembra si siano messi d’accordo. Ovviamente, lo farà solo uno. Al caldo, sicuramente: a prescindere da quello che accadrà dentro e fuori l’Olimpico, lo sarà anche per l’orario di disputa, le 12.30 decretate per questioni di ordine pubblico. Sarri attacca. È proprio contro l’orario che se la prende l’allenatore dei biancocelesti: “Credo che non sia una sconfitta della Roma o della Lazio - ha spiegato in conferenza stampa -, ma del calcio. E anche delle istituzioni, vuol dire che non riescono a garantire l’ordine pubblico”. Quanto alle scelte sul campo, il tecnico toscano ha spiegato che c’è più fiducia su Castellanos, mentre difficilmente ce la farà Rovella. Sarà della partita, magari dall’inizio, un fedelissimo - ed ex - come Pedro, mentre per Isaksen e Vecino bisogna ancora attendere. 
Gasperini spiega. Anche l’allenatore della Roma deve fare a meno con alcune defezioni: Wesley non ce la fa, molto probabilmente neanche Hermoso. Il tecnico di Grugliacso si è soffermato su alcune situazioni aperte: “Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi sono giocatori che dovevano partire - ha detto l’ex Atalanta -. Ora il mercato è chiuso e loro sono rimasti, quindi li devo recuperare. Ma li devo recuperare con l’aiuto di tutti: se Pellegrini, che per me è un giocatore forte ma mi aspetto sia un grande atleta, è inviso a piazza o società diventa tutto più difficile”.