
Benatia: "Italia, dove sono i talenti? La Francia ha almeno 4 nazionali superiori"
"Ci sono posti, tifosi, luoghi, ma anche colori e odori che ti restano dentro. Roma è così. Marsiglia è così". Pensieri e parole di Medhi Benatia, ex difensore di Juventus, Roma e Udinese, ma soprattutto oggi direttore sportivo dell'Olympique Msrsiglia. E proprio dell'esperienza romana, intervista dal Corriere dello Sport, Benatia ricorda le chiamate nell'ufficio di Walter Sabatini: "Walter mi chiamava il venerdì o il sabato. In base a quello che gli dicevo, capiva come sarebbe andata la partita. Ci rimasi male quando non mantenne le promesse sul rinnovo, ma conservo la stima. Anche nei confronti di Massara: sono felicissimo che sia alla Roma, l’ho chiamato per complimentarmi anche se all’inizio mi diceva che non era ancora fatta. Mi sono messo a ridere. Dài, non dire cazzate. So che vai lì ed è giusto così».
La Ligue 1 ha superato la A?
"Dell’Italia mi preoccupa l’assenza di talento. Penso alla Nazionale: io, da capitano del Marocco, vedevo l’Italia come qualcosa di irraggiungibile. Checco (Totti, ndr), Pirlo, Del Piero, Nesta e Maldini, ma anche gente come Vieri, Cassano, Montella: dove sono ora? La Francia ha almeno quattro squadre nazionali superiori all’Italia".
È vero che voleva Koné?
"Sì. Quando stava al Borussia. I parametri economici erano alti per noi la scorsa estate ed è stata brava la Roma. Manu è veramente un gran bel giocatore".
Allegri non l’ha dimenticato.
"Gli voglio bene, ci rispettiamo, grande allenatore, perfetto per il Milan. Abbiamo discusso in passato, non lo nego. Paratici fu chiaro con me, lui meno. Mi promise che avrei giocato nonostante il ritorno di Bonucci. E sapete come andò? Cinque partite, zero presenze per Benatia".
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