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tmw / roma / Editoriale
Ricucire lo strappo
sabato 22 giugno 2019, 18:05Editoriale
di Luca d'Alessandro
per Vocegiallorossa.it
fonte Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

Ricucire lo strappo

Passata (?) quella tristezza che ha caratterizzato tutto il bailamme generato dalla conferenza fiume di Totti al CONI, se mai si fosse stati fermi, è tempo per la Roma di ripartire. Un'altra volta. Dopo l'ennesima sconfitta di una stagione caratterizzata più per i flop e gli addii al veleno, che da qualche vittoria da ricordare sul campo, il ciclone Totti, aveva avvisato, è passato, ha preso e se ne è andato via. E a te (mondo Roma) non è rimasto altro che restare lì a capire se forse, tutta la questione poteva essere affrontata in maniera diversa, senza incendiare ulteriormente questa calda estate giallorossa. Le risposte al j'accuse sono state soft. D'altronde, non certo per la minaccia dell'ex capitano: "Alcune cose le tengo per me, perché se poi rispondono, ho altro da dire", ma più perché il primo obiettivo della società è quello di ricucire lo strappo che si è andato a creare con una buona parte dei tifosi (anche se finora c'è da sottolineare come la campagna abbonamenti, grazie alle molte nuove agevolazioni, vada meglio della precedente). 26 maggio-17 giugno, possiamo già datare questo periodo, inserendolo nella storia del club, appellandolo con "Deromanizzazione". Magari qualcuno, visto che siamo... in tema, lo porterà come tesina ai futuri esami di maturità.

Questa la vera Rivoluzione, anche se dalla società rilanciano su come si stia rivalorizzando la storia del club. Una lama a doppio taglio, perché se da una parte si cerca di eliminare quel concetto considerato perdente di "piazza romana", dall'altro lato, adesso che si è liberi da questo vincolo, aumentano le aspettative di chi attende da circa 8 anni a questa parte, almeno un trofeo (vista la difficoltà nell'avviare la costruzione dello stadio e di conseguenza nel far quadrare i bilanci). Ricucire lo strappo, significa anche smettere di essere incudine. Dai no degli allenatori, alle ultime dichiarazioni di De Laurentiis sull'affare Manolas. C'è bisogno di rialzare la cresta, senza essere considerati una squadra di seconda fascia. Occorre dare subito un segnale forte. Non lo è stato Fonseca, non lo sarà l'ufficializzazione di Petrachi. Lo sarà, in questo momento è l'unico modo per tornare alla ribalta, il calciomercato. Senza leggere soltanto di cessioni, come se da qui al 30 giugno, a Trigoria fossero già iniziati i saldi estivi.