
Ultima chiamata per Lorenzo Pellegrini
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La Roma ha iniziato la preparazione in vista della prossima stagione a Trigoria, dove la squadra si è riunita agli ordini di Gian Piero Gasperini. Il tecnico di Grugliasco è stato scelto per riportare i giallorossi in Champions League e, in questi primi giorni di ritiro, ha la possibilità di valutare i giocatori presenti in rosa, visto che ad oggi ancora non sono arrivati rinforzi dal mercato (i paletti del Fair Play Finanziario e la resistenza di alcuni club stanno prolungando le trattative in corso). Chi non può partecipare a questo inizio di preparazione, ma senza dubbio è sotto la lente di ingrandimento, è Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso sta infatti recuperando dall’infortunio al tendine del retto femorale della coscia destra, che gli ha fatto chiudere in anticipo la scorsa stagione, la peggiore da quando è tornato a Roma. Il giocatore ora si trova davanti a un bivio: recuperare al massimo per tornare ad essere protagonista oppure non riuscire a rialzarsi?
ULTIMA CHIAMATA PER LORENZO PELLEGRINI – Avere la possibilità di lavorare con Gasperini è sicuramente un vantaggio: il tecnico piemontese ha dimostrato di saper tirar fuori il meglio dai propri giocatori, molti dei quali sono riusciti ad esplodere proprio sotto la sua guida. Un esempio è Lookman: prima di arrivare a Bergamo, infatti, nelle sue esperienze tra Inghilterra e Germania, il nigeriano non era mai riuscito a rendere al massimo delle sue potenzialità. Gasperini ha lavorato molto sulla testa del giocatore, permettendogli di trovare quella costanza che lo ha fatto diventare uno dei migliori attaccanti della nostra Serie A. Toccato il fondo nella scorsa stagione, il numero 7 dovrà quindi sfruttare l’occasione per tornare sui livelli della stagione 2021-2022, dove ha alzato la Conference League ed è arrivato a un gol dalla doppia cifra in campionato, o come il finale di due stagioni fa, dove, dopo un inizio non brillante, con l’arrivo di De Rossi ha chiuso l’anno con 10 gol tra campionato ed Europa League . Recuperare un giocatore con le sue caratteristiche, inoltre, permetterebbe alla Roma di avere un calciatore unico nel reparto offensivo: oltre alla buona tecnica individuale, infatti, la sua corsa e la sua capacità di interdizione, insieme al fatto di essere uno dei due trequartisti di piede destro presenti attualmente in rosa, fornirebbero una buona alternativa a Gasperini, rispetto a quelle più tecniche e di fantasia date da Dybala, Soulé e Baldanzi. Essendo un tecnico che predilige il gioco offensivo, inoltre, il classe 1996 potrebbe crescere anche dal punto di vista realizzativo, andando a sfondare la soglia dei 10 gol in campionato che, come detto, è stata solo sfiorata.
Il suo carattere introverso e il suo essere un romano atipico, però, potrebbero rappresentare un ostacolo alla sua rinascita. Il capitano è arrivato quindi all’ultima chiamata: in questa stagione dovrà esserci lo scatto mentale per tornare ad essere utile alla causa giallorossa. Se anche Gasperini non dovesse riuscire a recuperarlo, la probabilità di una sua partenza dalla Capitale diventerebbe molto alta, visto anche il contratto in scadenza a giugno 2026.




