Il ruolo dei veterani nel derby

Domenica 21 settembre alle 12:30 andrà in scena il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Match con un peso specifico molto diverso rispetto agli altri incontri, non per una questione di classifica e di ambizioni di campionato, ma per quello che significa una partita come questa per la città. Tra le fila dei giallorossi c’è chi questa cosa nel corso degli anni l’ha imparata e sicuramente metterà questa esperienza al servizio dei nuovi innesti che si affacciano per la prima volta a questo genere di partita.

I VETERANI – Tra questi sicuramente figurano El Shaarawy, Mancini, Cristante e Pellegrini. Giocatori che sono nella Capitale da tanto tempo e che sanno cosa vuol dire prendere parte al derby di Roma. Il Faraone ha alle spalle 18 stracittadine, mentre gli altri giocatori citati 13. Gasperini ha sempre ribadito che in questa squadra ci sono almeno 6/7 capitani all’interno dello spogliatoio e in partite come queste questo concetto diventa più che mai fondamentale. Queste gare si giocano soprattutto sul piano mentale e il riuscire a tenere alta la concentrazione può cambiare totalmente l’andamento del match. Questo sarà proprio il compito dei “veterani”, già partendo dagli allenamenti che portano al derby e poi dentro al rettangolo di gioco, il loro aiuto ai nuovi innesti e ai meno esperti potrebbe essere la chiave del match. Riuscire a tenere alta la concentrazione e dare consigli sul come comportarsi in determinate situazioni sono azioni che potrebbero riuscire a far esprimere al meglio il compagno. 

Il derby è una partita diversa dalle altre sotto ogni aspetto, ma il riuscire a rimanere in partita in ogni momento della gara, che essa stia andando bene o male, è di fondamentale importanza. Spesso il derby non lo ha vinto la squadra più forte in quel momento, la favorita, ma l'ha vinto la squadra più concentrata.