
Cambio Campo - Beneddra: "Il Nizza è una squadra pragmatica, ma c'è delusione per i risultati. La Roma può vincere l'Europa League, ma non è nell'élite europea"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Naïm Beneddra, giornalista francese di Goal.com, con il quale abbiamo parlato di Nizza-Roma.
Che tipo di squadra è oggi il Nizza sotto la guida di Haise? Quali sono i principi di gioco più riconoscibili?
"Il Nizza di Haise è una squadra tatticamente pragmatica, che adotta un sistema flessibile basato sul 3-4-2-1, ma che può facilmente trasformarsi in 3-4-3 o 5-3-2 a seconda delle circostanze. I principi più evidenti sono la compattezza difensiva in un blocco medio, le transizioni verticali rapide al posto del possesso palla, e un pressing intelligente che scatta in determinate situazioni. Haise dà priorità all’efficacia piuttosto che all’estetica: le sue squadre sono più a loro agio senza palla e si concentrano sull’attacco veloce e il gioco diretto, evitando costruzioni complicate dal basso".
Chi pensi possa essere l’uomo chiave contro la Roma, e quali calciatori invece rischiano di soffrire maggiormente il confronto fisico e tecnico con i giallorossi?
"Hicham Boudaoui sarà decisivo. Il centrocampista algerino è fondamentale per l’aspetto creativo nelle transizioni e, con la sua esperienza, rappresenta un pericolo. La velocità e il dribbling di Jérémie Boga potrebbero sfruttare le debolezze nelle transizioni difensive della Roma. Tuttavia, i giovani difensori del Nizza potrebbero incontrare difficoltà contro la fisicità della Roma, soprattutto in assenza di Dante, che è un leader esperto. Terem Moffi dovrà essere molto preciso, poiché le occasioni contro la difesa giallorossa saranno probabilmente limitate".
Il Nizza arriva a questa partita dalla pesante sconfitta contro il Brest per 4-1, con solo due vittorie raccolte nelle prime 5 partite di Ligue 1. La stagione del Nizza è stata finora in linea con le aspettative della società e dei tifosi, o c’è delusione per alcuni risultati?
"C'è sicuramente delusione. Il Nizza si trova al 12° posto con appena 6 punti in 5 partite, ben al di sotto delle aspettative dopo un significativo investimento. Abbiamo visto anche contro il Benfica nelle qualificazioni di Champions League che ci sono dei limiti. La sconfitta per 4-1 a Brest è stata particolarmente preoccupante, mettendo in evidenza la fragilità difensiva e l’inefficienza offensiva, nonostante abbiano creato ben 20 tiri. Haise stesso ha riconosciuto che «l'efficienza è l’essenza del calcio di alto livello». I zero punti nelle due trasferte aumentano le preoccupazioni, ma i tifosi capiscono che questa è una stagione di transizione, soprattutto dopo la partenza di giocatori chiave come Guessand".
Quanto potrebbe incidere l’ambiente dell’Allianz Riviera in una partita di questo livello?
"L'Allianz Riviera può essere intimidatoria per la sua capacità e per le ottime acustiche, ma l'atmosfera dipende molto dalla presenza del pubblico. Gli ultras del Nizza nella Curva Sud sono molto appassionati e vocali, creando un'intensità unica nelle notti europee. Tuttavia, la posizione dello stadio, a 45 minuti di tram dal centro città, potrebbe limitare la partecipazione nelle partite infrasettimanali. Contro la Roma, ci si aspetta una grande affluenza, soprattutto visto che si tratta della prima partita di Europa League della stagione per il Nizza. Il club ha raggiunto i 40.000 abbonati, segno di un rinnovato entusiasmo sotto la guida di Haise".
La Roma, invece, arriva a questa partita dopo la vittoria nel derby contro la Lazio e con l’obiettivo di vincere l’Europa League. Pensi che sia una delle favorite per la vittoria della competizione? Che ne pensi della squadra di Gasperini?
"La Roma, grazie alla sua tradizione e al suo pedigree, è sempre considerata tra le favorite in Europa League, anche se la situazione è diversa in Champions League. La loro presenza nelle finali di Europa League e Europa Conference League nelle ultime tre stagioni dimostra che prendono seriamente la competizione europea e hanno un vero desiderio di successo. La recente vittoria contro la Lazio sicuramente darà una spinta alla loro fiducia in vista della fase a gironi. Per quanto riguarda Gasperini, è ancora presto, ma guardando al suo lavoro tattico all'Atalanta, è probabile che gradualmente introduca la sua filosofia calcistica e porti la Roma a un livello più alto. Non credo che lotti subito per il titolo in Serie A, ma ha le competenze per fare della Roma una delle forze dominanti in Europa League".
In Francia come viene percepita la Roma: più come una grande europea o come una squadra alla portata?
"In Francia, la Roma è spesso vista come un «gigante addormentato»: un grande club italiano con una storia importante e stagioni memorabili, in particolare con Francesco Totti e durante i periodi con allenatori come Spalletti e Rudi Garcia. Sebbene una volta attirasse molta attenzione, il suo fascino e status sono un po' diminuiti dal ritiro di Totti e dalla partenza di figure come Mourinho. La Roma è considerata una grande squadra che però raramente vince trofei importanti negli ultimi anni. È rispettata per la sua tradizione calcistica, ma oggi è più una «contendente per l'Europa League» che una delle élite del calcio europeo. È un po’ come viene vista l’Olympique Marsiglia in Francia: prestigiosa, evocativa, ma non più al vertice del calcio europeo".






