
L'avversario - Costruzione dal basso, pressing e il curioso dato sotto porta, come gioca la Fiorentina di Pioli
Sarà la Fiorentina di Pioli ad affrontare la Roma nel match che chiuderà il primo mini ciclo della stagione.
COSTRUZIONE DAL BASSO E PRESSING – I viola hanno cambiato diversi moduli in questa prima parte della stagione, dal 3-5-2, al 3-4-1-2, al 3-4-2-1 passando anche per la difesa a 4. Le costanti sono la volontà di uscire palla a terra - soprattutto dalla parte di Ranieri (che, in fase di costruzione, finisce per fare spesso il terzino con l’esterno destro che scala sulla linea difensiva) - e il pressing alto. I toscani, non a caso, sono tra i primi in Serie A per tackle nell’ultimo terzo di campo.
LE FASCE – Grande importanza hanno gli esterni nel gioco viola: Dodò e Gosens hanno la licenza di entrare dentro al campo, ma dovrebbero soprattutto scodellare i cross per la punta (o le punte, a seconda del caso). Questo accade ancora poco e soprattutto Dodò è molto discusso in questo periodo: zero assist e un gol contro il Polissya nelle qualificazioni di Conference League, con qualche disattenzione di troppo in fase difensiva.
PRECISIONE SOTTO RETE – La Fiorentina cerca spesso e volentieri l’attacco della profondità, ma finora la mira sotto porta è stata deficitaria: i viola sono infatti gli ultimi in Serie A nel rapporto tiri/tiri in porta con appena il 16,4% delle conclusioni indirizzate verso lo specchio della porta. Delle tre reti segnate fin qua in campionato, due sono di Mandragora (un centrocampista) e una di Ranieri (un difensore).






