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Svilar: "Non temiamo nessuno. Tifosi fondamentali per il mio rinnovo"TUTTO mercato WEB
© foto di Domenico Cippitelli/Image Sport
Oggi alle 20:40Primo piano
di Redazione VGR
per Vocegiallorossa.it

Svilar: "Non temiamo nessuno. Tifosi fondamentali per il mio rinnovo"

Mile Svilar ha presentato Roma-Inter, e non solo, ai mictofoni di DAZN:

Sei il portiere con il miglior rendimento del campionato e se diventato papà da poco, cosa provi?
"Provo tante emozioni, sono felice. Per pensare al rendimento però è ancora presto, per questo mi godo solo il momento".

Come gestisci l'euforia dopo le partite? 
"Tendo a isolarmi, mi piace tanto rimanere a casa. Un calciatore deve essere stabile mentalmente, sia nei momenti belli che brutti".

Che rapporto hai con l'errore?
"L'errore per un portiere è pesante ma la mente, come detto, deve essere forte e saper affrontare tutti i momenti perché ci saranno sempre up and down. Il fatto che però si giochi ogni tre giorni ti aiuta sempre a fare meglio o a rialzarti".

Qual è finora il momento più bello e brutto vissuto?
"Il più bello è sicuramente Roma-Feyenoord del 2024, quando capii che sarei diventato il titolare. Il più brutto invece gli anni in cui non giocavo ma ci sta, fa parte del calcio".

Quanto soffrivi a non giocare?
"Non è facile per un portiere trovare le giuste motivazioni giuste quando ti alleni e non giochi, però, come detto, fa parte di un percorso".

Rivedi mai le tue partite?
"Moltissimo, solitamente lo faccio la notte, quando mio figlio dorme. Sono molto autocritico, questo mi aiuta a migliorare".

Che rapporto hai con tuo padre, ex portiere anche lui?
"Ci confrontiamo sempre, è bello avere un papà così. Mi aiuta tanto".

Vorresti che tuo figlio diventasse portiere?
"Sinceramente no, però deciderà lui quello che vorrà fare".

Come trascorri la tua giornata fuori dal campo?
"Passo tanto tempo in famiglia e lavoro sulla respirazione con un mental coach. Faccio tanto visual training, mi aiuta a vedere le cose prima che succedano. Il lavoro mentale conta come quello fisico, per un portiere è il giusto mix".

Casillas è stato il tuo idolo, ora per tanti lo sei tu...
"Mi emoziona molto, anche se è surreale. Mi piace però motivare i più giovani per aiutarli".

Ti piace Roma?
"Non esco molto, quando lo faccio però mi fa piacere fermarmi con i tifosi. Questo fa di Roma una piazza speciale. L'atmosfera dello stadio è una cosa incredibile, ricordo la partita con la Fiorentina e gli striscioni in Curva Sud per me".

Quanto ha influito questo sulla tua scelta di rinnovare?
"Tanto, perché i tifosi mi fanno sentire a casa e quando percepisco questo rendo meglio".

Chi sono gli attaccanti più difficili da affrontare?
"In Serie A penso a Lautaro e Thuram, ma ho giocato anche contro Lukaku, che fisicamente è una bestia".

Ora c'è l'Inter.
"Noi non dobbiamo temere nessuno, perché siamo una squadra fortissima, ce la giochiamo con tutti".

Che Serie A è?
"Ci sono tante ottime squadre. L'Inter è da anni la più forte ma anche Napoli e Milan stanno facendo bene".

Quando conteranno i numeri della classifica?
"Verso marzo, qundo il campionato entrerà nella fase finale. Ora è troppo presto".

Come giudichi Ferguson e Dovbyk?
"Sono due attaccanti diversi ma con tante qualità, possono segnare tanto. Sono certo che presto Ferguson si sbloccherà, spero che entrambi possano fare tanti gol".

Soulé invece?
"Matias è fortissimo, lavora bene ogni giorno. Non ho mai avuto dubbi su Soulé, fin dal primo allenamento. Ora dimostra il suo talento anche in partita, è quello che è migliorato di più".

Qual è il primo bilancio su Gasperini?
"Quando giocavo contro l'Atalanta percepivi la difficoltà nel vincere contro di loro, il mister sta trasmettendo una mentalità vincente, è un allenatore fantastico".

Hai tanti tatuaggi: ne farai anche uno per la Roma?
"L'ultimo l'ho fatto cinque anni fa, qualcosa sulla Roma però potrei farla, ci sta!".