
La gang ha risposto presente e ora sogna la Champions. La Roma vince 3-1 contro l'Udinese
Primo tempo in gestione
Cristante, Paredes, ma soprattutto Pellegrini. Mourinho ha ritrovato un perno fondamentale in mezzo al campo, in attacco invece il tecnico portoghese si è affidato a Paulo Dybala e Romelu Lukaku. L'Udinese ha perso Pereyra all'ultimo momento a causa di un risentimento, tra le linee spazio a Thauvin con Success unica punta.
I padroni di casa hanno approcciato subito bene una sfida bloccata, senza troppi varchi: è servito il solito tracciante di Dybala per pescare Mancini in mezzo l'area di rigore, lasciato solissimo in area friulana. Il colpo di testa a sbloccare la partita del difensore azzurro è stato uno dei pochi punti esclamativi durante tutto l'arco del primo tempo: ci ha provato Pellegrini subito dopo, ma la banda del portoghese ha pensato più a gestire che a forzare la mano.
L'Udinese aveva soltanto una possibilità dal rientro degli spogliatoi: aggredire la Roma sin dai primi minuti cercando di affondare sulle corsie esterne. Detto-fatto, dopo un primo squillo - conclusione dai 20 metri terminata sul fondo - Thauvin con un colpo di testa sul secondo palo (assist di Pareyo) ha trovato la rete del pareggio. José Mourinho per evitare un clamoroso ribaltone si è affidato al solito El Shaarawy e ad Azmoun, decisivo contro il Lecce proprio davanti al pubblico dell'Olimpico: l'iraniano ha dato il via al pallone per Lukaku, il belga di prima ha trovato Dybala che solo davanti a Silvestri non ha sbagliato. La rete del sorpasso a dieci minuti dal termine ha imballato le gambe dei friulani, a chiudere la sfida ci ha pensato il solito El Shaarawy: tiro a giro di prima intenzione e vittoria pesante per la corsa alla Champions League.







