
Addio Giovanni, un cuore granata innamorato del giornalismo. Il ricordo della nostra redazione
Sono le 10, il telefono squilla. E' Maurizio Grillo. Niente di anormale. Un amico fraterno con quale l'interazione è costante e quotidiana, ovviamente a tema Salernitana. "Abbiamo preso qualcuno?", "Quest'anno non verrò allo stadio nemmeno una volta" e "Non mi sono ancora ripreso dallo spareggio con la Sampdoria, ce l'hanno fatta troppo sporca", e via con disquisizioni tattiche e previsioni di mercato. Stavolta, però, il tono di voce è diverso. Tremante. Incredulo.
"Ho ricevuto una telefonata, è morto Giovanni Adinolfi". 8 parole utili a gelare il sangue, a far partire - con estrema delicatezza - una serie di telefonate utili a capire se quanto appreso da Maurizio fosse vero. Avevamo sperato potesse essere un falso allarme, una notizia mal interpretata, un problema serio ma senza conseguenze drammatiche. Niente di tutto questo. Giovanni ci ha lasciato per davvero e chi lo ha conosciuto non può non rivolgergli un pensiero. Personalmente ho condiviso con lui le prime esperienze lavorative, quando fu il primo ad inaugurare un mantra che mi ha accompagnato per lustri: "Sei bravo, ma sei troppo tifoso".
Come dimenticare quei pomeriggio e quelle lunghe serate a casa, con Anna, Federica, Maurizio e - successivamente - Paolo a caccia di notizie, tra interviste esclusive, news di mercato, qualche litigata con i procuratori e la scelta di andare fino a Perugia in auto e a spese proprie "perchè il settore giovanile si sta ritagliando una vetrina nazionale e noi abbiamo l'obbligo di esserci". Sempre sul pezzo, sempre lucido ed equilibrato, senza trascurare alcun dettaglio e senza farsi trascinare dall'emotività del momento. Perchè mentre tutti esultavamo in modalità ultras quando Iannarilli parava il rigore a Guidonia, lui era contemporaneamente sintonizzato su tutti gli altri campi della D e sapeva aggiornarci su Budoni-Selargius e Marino-Palestrina in tempo reale e senza mai sbagliare. Al punto da diventare a livello nazionale un punto di riferimento per il mondo dilettantistico.
Il lavoro lo ha portato lontano dalla redazione di Granatissimi, laddove passò repentinamente da nickname che commentava con equilibrio e competenza a una delle firme più importanti. Merito dell'intuizione di Maurizio Grillo e dell'appoggio di tantissimi lettori con i quali, nel tempo, nacque un rapporto di amicizia sfociato anche in iniziative a sfondo sociale. L'ultima volta che l'ho visto di persona è storia del dicembre 2019, quando dovevo tornare in albergo dal Castellani di Empoli, mi persi e mi indicò la strada. Lui che era stato compagno d'avventura anche a TuttoSalernitana, sito che lo scelse sin dal primo giorno di pubblicazioni.
Oggi piangiamo un bravo ragazzo, un tifoso della Salernitana, un giornalista scrupoloso, un giovane che se nè andato troppo presto e che ha lasciato senza parole tutti quelli che lo hanno conosciuto. Maurizio Grillo, affranto dal dolore, lo ricorda così: "Sono quelle notizie che ti lasciano sconvolto e senza parole. Caro Giovanni, ricordo quando commentavi come utente a Granatissimi e io notai la tua competenza e pacatezza nelle riflessioni. Ti chiamai e ti dissi: perché non provi a scrivere articoli per il mio giornale? Tu eri molto perplesso e dovetti insistere. Alla fine riuscii a convincerti. In poco tempo iniziasti con noi la tua carriera giornalistica e conquistasti la stima di tutti i nostri utenti. Tra l'altro uno dei pochi giornalisti a trattare la Serie D con grande competenza. Venivano a leggerci da tutta Italia, grazie a te. Poi, una volta laureato, te ne sei andato a Pisa a cercare fortuna. La vita sembrava sorriderti e invece un destino infame ti ha portato via. Non si può morire così giovani, non è giusto. Ti auguro di riposare in pace. Ciao, Giovanni. Ci incontreremo ancora un giorno".
La redazione di TuttoSalernitana si stringe al fianco della famiglia, degli affetti più cari, a tutti gli amici che, siamo certi, lunedì sera rivolgeranno uno sguardo verso il cielo quando la "sua" Salernitana inizierà la nuova stagione. Buon viaggio, Giò!






