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tmw / salernitana / Editoriale
Sul banco degli imputati sempre mister e squadra: e la dirigenza? Il club faccia un mea culpa
martedì 26 ottobre 2021, 00:00Editoriale
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com

Sul banco degli imputati sempre mister e squadra: e la dirigenza? Il club faccia un mea culpa

A cura della redattrice di Tuttomercatoweb Claudia Marrone

Una lunga assenza da queste colonne, una lunga assenza dagli stadi a causa della positività al Covid. Ma questo non mi ha impedito di seguire - seppur solo via tv, quotidiani e siti - quello che è stato il periodo della Serie A, e il periodo della Salernitana soprattutto. Alla ripresa dalla mia degenza, speravo di poter raccontare anche la definitiva e netta ripresa dei granata, così però non è, neppure con il cambio in panchina: ancora ultimo posto, con sole 4 lunghezze centrare in 9 gare. Si, più di quelle con cui vi avevo lasciato in un precedente editoriale, ma comunque sempre troppo poche. Di nuovo da dirvi, rispetto a quando avete letto in questo periodo sul nostro sito, non ho niente, ma ci tengo a ribadire anche io che - anche a parer mio - la colpa di questo avvio di stagione disgraziato non era da additare tutta a Fabrizio Castori, che ha pagato anche colpe non sue. Certo, di errori ne ha commessi, e probabilmente qualcosa ha sbagliato anche il suo successore, Stefano Colantuono, altra persona alla quale non mi sento affatto di attribuire colpe: anzi, chiedo a tutti di aver più pazienza con il nuovo mister, non perché abbia bisogno dell'avvocato difensore, ma perché serve sempre tempo per plasmare una squadra che non si è costruita.

Squadra che è chiamata sicuramente a dare di più. La sintesi della società in un recente comunicato è stata perfetta: "Per la parte di responsabilità che invece si riconduce ai protagonisti in campo, questi devono sapere che la Salernitana e tutti coloro che la seguono si aspettano un radicale mutamento che esprima i sentimenti e le attese dei tifosi e che ne interpreti il volere, la determinazione, le prospettive. Aspetti tutti che portano ad obiettivi ben diversi da quelli che allo stato attuale si prospettano nel futuro della Salernitana. Obiettivi ben superiori di cui la squadra e i suoi componenti è intimamente capace". Ecco, a proposito di questo comunicato. Interessante la parte appena citata, altrettanto interessante quella legata a Castori e al suo staff ("Per la parte di responsabilità che questo mancato o parziale investimento delle risorse può ricondursi alla direzione tecnica questa direzione dovrà purtroppo, pur nel rispetto di ogni umano apprezzamento, rispondere"), così come quella legata al suo successore, chiamato, come da nota, a "personalizzare la compagine, motivarla e animarla nel profondo perché possa esprimere a pieno, in ogni momento e in ogni occasione, tutta la reale ricchezza di cui ognuno è portatore". Bene, neppure un cenno esplicito - come i suddetti - all'operato... della società stessa. Quella società che forse in sede di calciomercato qualcosa ha sbagliato, molto più di quanto forse abbiano fatto le parti chiamate in causa precedentemente. I problemi societari visti nell'estate, così come il budget più ridotto rispetto ad altri club, non devono esser alibi; ingenerose le offese rivolte nei giorni scorsi ad Angelo Fabiani, ma tutti, nella dirigenza, devono mettersi una mano sulla coscienza. Magari anche evitando comunicati di "ponzio pilatesca" memoria, perché alle volte ammettere un errore è molto più costruttivo che nascondersi dietro un dito. Soprattutto se le mani sono affusolate e coprono poco.