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A Milano qualche insulto razzista ai tifosi della Salernitana e non solo: la testimonianzaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 17 marzo 2023, 10:00News
di Lorenzo Portanova
per Tuttosalernitana.com

A Milano qualche insulto razzista ai tifosi della Salernitana e non solo: la testimonianza

Sul quotidiano La Gazzetta dello Sport è stata pubblicata una lettera di una tifosa del Milan di Reggio Calabria che lunedì sera era allo stadio San Siro per assistere alla sfida contro la Salernitana. Questa la testimonianza: "L'altra sera ero a San Siro per Milan-Salernitana. Fatto biglietto aereo, pagato albergo, presi due giorni di ferie dal lavoro: insomma tutto il pacchetto per vedere la mia squadra del cuore. Per me, che la sostengo da Reggio Calabria, tutto è più complicato. All’uscita, verso mezzanotte, davanti al gate 5, le forze dell’ordine ci bloccano per dar priorità ai tifosi della Salernitana. Così, sotto la pioggia battente, si iniziano a sentire dei commenti fra tifosi milanisti/milanesi: 'Ma secondo te, questi qui (rivolti ai salernitani uscenti) domani mattina lavorano?' (Mi chiedo, perché non dovrebbero, erano famiglie intere, con padri, madri e figli a vedere una partita di calcio per divertirsi, per rilassarsi. Mah). Non finisce lì: 'Terroni, andate a lavorare!'. Per il momento eravamo ancora a commenti tranquilli, ma a un certo punto si iniziano ad alzare cori da stadio con insulti razzisti e volgari: 'Voi andate a prendere il reddito di cittadinanza! Lavorate, terroni! Puzzate come i napoletani, e bla bla bla...'. Invettive che andavano a offendere non tanto lo sportivo, quanto la persona, la dignità umana...

Perché quei tifosi non avrebbero dovuto lavorare il giorno dopo? In queste menti così contorte, dove viene naturale pensarlo, che cosa passa? Milano-Salerno, con l’alta velocità, sono 5 ore, con Intercity 8 ore, con auto propria 6 ore... Avrebbero potuto lavorare il pomeriggio, lavorare la mattina facendo un tour de force, avrebbero potuto persino aver preso, come me, un giorno di ferie, pensa un po’. Ma andiamo avanti... Perché solo da Roma in giù si parla di reddito di cittadinanza? Io sono una lavoratrice, mi alzo ogni mattina alle 6, vado al lavoro e torno la sera, il mio errore è abitare a Reggio Calabria? È essere calabrese? Eppure tifo Milan e per qualcuno non dovrei. Ma che state dicendo? Ancora distinzioni fra Nord e Sud? Ancora si parla di terroni? Di gente che ruba e non lavora? Che puzza? Ma che razza di trogloditi siete? È desolante sapere che ancora sulle bocche di certe persone vi siano dei pregiudizi stupidi e alquanto razzisti, in una Italia dove la crisi la fa da padrone, in un mondo pieno di guerra, in una società dove, ringraziando Dio, ancora c’è qualcuno che va allo stadio non per urlare fregnacce ma per passare quelle due ore in serenità e sportività. Sì, c’è ancora qualcuno che crede nei valori dello sport, oltre il colore della pelle, la residenza, la maglietta. Lo sport è rispetto in primo luogo. E chi non lo concede, sarebbe meglio stesse a casa con una buona dose di umiltà. Perché vincere dentro lo stadio, ma parlare di razzismo è come fare una guerra per cercare la pace. La bugia più grande".