
Sampdoria, Donati: "Positivo non aver preso gol. Tutti dobbiamo fare la nostra parte"
Massimo Donati, allenatore della Sampdoria, è intervenuto in sala stampa al termine del match casalingo contro il Catanzaro, terminato con il risultato di 0-0. Di seguito le sue dichiarazioni: "Nelle ultime tre partite ci siamo messi con la difesa a tre e sta andando meglio. Il primo tempo credo che abbiamo lasciato più il palleggio a loro, però è anche stato quando abbiamo avuto più occasioni noi. Nel secondo tempo, invece, abbiamo lasciato un meno il palleggio a loro, però noi abbiamo creato di meno e quindi è stata una partita un po' così. Alla fine credo sia stata una partita dove l'aspetto positivo è stato non aver preso gol per la prima volta in stagione e sono d'accordo sul fatto che dobbiamo cercare di creare di più".
Pafundi sembra anche quello più vivace.
"E' più vivace perché è quello che ha le caratteristiche diverse da tutti e quindi è quello che può inventare di più e che può sprintare di più, è che quello che può fare la giocata importante. Noi dobbiamo trovare la soluzione per cercare di accenderlo il più possibile, ma io voglio che si accendano anche tutti gli altri perché non si può pensare che risolva le partite Pafundi. Lui deve fare la sua parte, ma la devono fare anche gli altri. Ha fatto un'ottima partita sicuramente, però alla fine noi dobbiamo cercare di creare più occasioni da gol, anche se devo dire che nel primo tempo, nonostante soffrissimo un po' il palleggio, qualcosa abbiamo creato".
C'è il rischio di adagiarsi?
"Sappiamo che siamo la Sampdoria, che c'è un popolo dietro di noi, che abbiamo una maglia stupenda che indossiamo e portiamo in giro e quindi non c'è nessun adagiamento. Dobbiamo far meglio e iniziare a vincere le partite già da domenica. Oggi in difesa secondo me, la baracca la abbiamo tenuta su bene, chi più chi meno, ma hanno sbagliato poco, poi ci sono anche gli avversari che sono bravi.
Sui calci piazzati
"Il 65% dei gol è venuto da palla inattiva e noi non ne abbiamo fatti ancora, quindi è una cosa troppo importante che sposta anche troppo i giudizi sulle prestazioni. Dobbiamo far meglio e andare dentro a saltare come se fosse l'ultimo pallone della nostra vita, come se fosse la finale di Champions, non a saltare perché l'allenatore ha detto che devo andare lì, devo fare questo, ecc. Palle dentro belle ne arrivano, però bisogna attaccarli come se fosse l'ultima palla: è quello che fa la differenza".
I fischi sono stati esagerati?
"I fischi di oggi credo siano figli della classifica e sono figli del fatto che siamo la Sampdoria e siamo in quella posizione in classifica. Sono giusti, ma credo che la squadra abbia dato tutto e il simbolo è Bellemo perché oggi ha fatto una partita straordinaria e ha messo il cuore in campo. Credo non merita sui fischi, ma credo nessuno li meriti perché alla fine stiamo cercando tutti di mettere in carreggiata tutta la situazione e non so se la gente sa il tempo che stiamo al campo, che proviamo e riproviamo e passiamo giornate intere là. Se la gente fischia e si sente di farlo lo faccia, però non sia mai che fischia perché non vedono l'impegno della squadra o di tutti noi perché questo non è vero".
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