Baldini critica le nuovi generazioni, Gravina: “Dobbiamo lavorare, l’azzurro si indossa con l’anima”

"Il problema non è Spalletti. Creano una generazione di persone che non sanno nemmeno più che cos'è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra". Non è passato inosservato l'attacco di Silvio Baldini nel post partita di Pescara-Ternana. Parole che sono state commentate anche da Gabriele Gravina dal palco del Festival della Serie A: "A mio avviso dobbiamo lavorare: la maglia azzurra non è un colore, è un’eredità e dobbiamo fare capire questo ai nostri ragazzi. È la storia scritta da uomini che hanno lottato, che sono caduti, che hanno vinto e che hanno rialzato le sorti di un intero Paese.
Quella maglia non si indossa con il corpo, ma con l’anima: quando la indossi porti il peso di tanti cittadini, e non è una maglia che ti appartiene, ma che ti viene prestata. Te la prestano i vecchi campioni dell’82 o del 2006, ma anche i bambini che ti guardano perché hanno voglia un giorno di poterla indossare. In quel momento sei un simbolo, sei un popolo, sei l’Italia. È una cosa molto più sentita nelle nostre selezioni giovanili: i ragazzi sono entusiasti, fanno di tutto per vestire quella maglia. Oggi si cercano alibi, momenti di comfort zone… Invece hai il dovere, l’obbligo di onorarla".
