Cerruti: "Ci si può anche fermare ma poi nessuno si lamenti che si gioca troppo"

Alberto Cerruti, firma de La Gazzetta dello Sport, esprime le sue valutazioni sul caos serie A, condizionata dal gran numero di giocatori positivi al covid. E con tante partite che non verranno disputate: "Io dico che finchè c'è la possibilità di schierare 11 giocatori con 5 riserve in panchina si dovrebbe giocare - spiega a Tuttomercatoweb.com - e considerando che i contagiati vanno ritenuti infortunati è come se una squadra avesse tanti infortunati e va a giocare in queste condizioni. Del resto il Milan ha giocato senza Ibra e la Juve senza Dybala. Messi in sicurezza i disponibili, a mio parere si deve giocare".

Il campionato però è condizionato?
"Sì, però anche le big ad esempio in un confronto diretto non possono avere i migliori perchè un giocatore ha problema alla spalla o un ginocchio fuori uso. E anche in quel caso la partita è condizionata. L'importante, ripeto, è non far correre rischi di contagi agli altri, poi chi c'è c'è. E' chiaro che ci può essere una squadra più fortunata o meno, ma in caso contrario bisogna avere il coraggio di bloccare tutto sapendo quali potranno essere le conseguenze. Non bisognerà lamentarsi se il calendario sarà intasato. Bisogna essere decisi, non possono esserci le vie di mezzo".

In ogni caso sarebbe una situazione che non può risolversi nel giro di poco tempo...
"Non sappiamo cosa succederà. Se c'è da prendere la decisione di bloccare tutto lo si fa per 15 giorni ma ci saranno squadre anche in quel caso che poi saranno senza giocatori e diranno che non possono giocare. Servono decisioni drastiche altrimenti tutti potranno lamentarsi. Il problema è che spesso tutti pensano al proprio orticello e non va bene".