Coronavirus e mercato, Molinari (ADISE): “Chiusura invariata, no a disdette pay-tv”
Ipotesi scadenza contratti dei calciatori, dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni al 15 luglio anziché il 30 giugno. Questo uno degli argomenti di discussione oggi in occasione della conference call tra i club di Serie A. Cosa cambierebbe se si arrivasse a questa data in chiave calciomercato? “Non è un argomento che abbiamo ancora affrontato, bisognerà vedere se economicamente sarà ancora sostenibile questo calcio perché non si sa che risvolti potranno esserci”, dice a TuttoMercatoWeb il vice presidente e segretario generale dell’ADISE (Associazione Italiana dei Direttori Sportivi), Claudio Molinari.
Uno stop per tutta l’Italia, non solo per il calcio.
“La salvezza verrà fuori da un patto nazionale tra tutti coloro che amano questo mondo. Faccio un esempio legato al calcio: se si dovesse andare incontro alle richieste di rimborso da parte degli abbonati Sky si innesca un meccanismo di problemi da cui non usciremmo più. Il calcio vive sui contributi derivanti dalle pay tv”.
Ipotesi scadenza contratti il 15 luglio. E il calciomercato, potrebbe slittare?
“Oggi questo non rappresenta un grandissimo problema. Quindici giorni si recuperano... la chiusura non cambierebbe, il mercato chiuderebbe sempre il 31 agosto. Già la durata è anche eccessiva, ma questo è un altro discorso. Oggi conta risollevarsi, tutti insieme”.