Napoli, sprazzi di bellezza: un grande secondo tempo per tornare ad inseguire l'Europa

Il Napoli non è ancora in vacanza e punta a salvare quantomeno una posizione europea. Dopo la brutta prova contro l'Atalanta soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento, la squadra di Francesco Calzona torna alla vittoria offrendo anche la reazione - d'orgoglio oltre che tecnica - attesa dai tifosi. 4-2 al Monza dopo una gara che fotografa perfettamente il momento degli azzurri, apparsi totalmente bloccati nel primo tempo, andando sotto puntualmente al primo ingresso in area del Monza per poi sprecare due comode occasioni e - per non farsi mancare niente come accade da tempo - con un rigore negato per fallo su Ngonge (nella ripresa ce ne sarà un altro su Anguissa). Quanto basta solitamente per far sciogliere il Napoli e farlo precipitare nel solito psico-dramma: stavolta però la reazione arriva con un secondo tempo d'altissimo livello.

Cos'è successo all'intervallo?
Nella ripresa è totalmente un altro Napoli. Sarà per la contestazione durissima del settore ospiti o per i rimbrotti di Calzona (e dei senatori) che in settimana ha insistito molto sull'aspetto mentale, ma gli azzurri entrano con un altro piglio. Il Napoli torna a muoversi senza palla, risultando più efficaci in costruzione ed in pressione e trovando anche una concretizzazione mancata in queste settimane. Un Anguissa in crescita pennella per Super-Osimhen che vola in cielo sovrastando Izzo per l'1-1: da quel momento il Napoli si sblocca ulteriormente, alzando ulteriormente la velocità di trasmissione del pallone, ed in pochi minuti Politano e Zielinski (finalmente ai suoi livelli) con gol straordinari indirizzano la partita chiusa poi da Raspadori al primo pallone toccato.

Calzona ci crede
Il tecnico del Napoli vuole sfruttare fino in fondo quest'occasione sulla panchina dei Campioni d'Italia e non lasciare nulla di intentato: "Ci dobbiamo credere assolutamente, il Napoli è quello del secondo tempo. L’ha dimostrato l’anno scorso e a tratti anche quest’anno, è solo una solamente una questione di durare il più possibile - le parole in conferenza -, il primo tempo mi ha fatto veramente arrabbiare perchè tutti venivano a prendere palla sui piedi. Nel secondo tempo ci siamo mossi, abbiamo attaccato la profondità anche con i centrocampisti, tutto quello che avevamo provato. Champions? E' lontana, ma fino a quando la matematica non ci condanna dobbiamo puntare al massimo obiettivo giocando come nella ripresa". Col Frosinone, in casa, per ulteriori conferme.