Salernitana, confronto proprietà-ds sul mercato. Oggi parla De Sanctis in conferenza

Una dichiarazione che mette a tacere le tante (vere) voci sul possibile addio di Bonazzoli con destinazione Cremona. Un attacco nemmeno tanto velato ai giornalisti che, in verità, si erano limitati a raccontare i fatti rispetto ad episodi verificatisi in presenza di una ventina di persona e con fonti interne al club che le avevano confermate privatamente. Poi una risposta piuttosto vaga sul mercato, basata sulla volontà di credere nell'attuale organico e di "muoversi con oculatezza, già a gennaio scorso e in estate abbiamo speso tanto". E' un Danilo Iervolino diverso dal solito quello che ieri si è intrattenuto con parte della stampa smentendo, di fatto, voci di frizioni tra società, dirigenza e staff tecnico. E' giusto gettare acqua sul fuoco e lavare i panni sporchi in famiglia, ci mancherebbe, non lo è generalizzare e bacchettare la classe giornalistica che è stata poi aspramente criticata sul web. Eppure le dichiarazioni di Nicola contro "chi ha parlato di obiettivi diversi dalla salvezza e ha rotto le scatole" sono pubbliche. Così come una certa insofferenza per il ritardo sul mercato "perchè un esterno e un play servono, col Milan avevo solamente due terzini a disposizione. Certo, se dobbiamo prendere tanto per prendere mi tengo stretto questo gruppo. Voglio calciatori che sappiano interpretare il mio tipo di calcio". E lo stesso addio di Bonazzoli era stato confermato da entrambe le proprietà, con il direttore Braida che si era esposto in conferenza lasciando trasparire un certo ottimismo. Al punto che i contratti erano pronti per essere depositati.

Ad ogni modo non si parla un'ora alla squadra e ci si intrattiene tre ore con direttore sportivo e allenatore se è tutto rose e fiori. E Nicola, smentite di rito a parte, è a rischio se non dovesse battere il Torino domenica prossima. Il vantaggio sulla terzultima e, soprattutto, l'assenza di alternative di un certo livello hanno sin qui permesso al mister di mantenere la propria posizione, ma c'è chi - all'interno del club - aveva spinto per un ribaltone già dopo lo 0-4 con l'Udinese che poteva significare retrocessione senza l'incredibile pareggio tra Venezia e Cagliari. Di mercato si è parlato, e tanto. Ieri è stato ufficializzato Nicolussi Caviglia che, per cause di forza maggiore, potrebbe addirittura già esordire dopodomani. Ochoa è stato il colpo di fine 2022, ma all'appello mancano un difensore centrale esperto, un esterno destro, un centrocampista di qualità, un calciatore che sappia saltare l'uomo mentre in attacco potrebbe restare tutto invariato ancor di più dopo che il Verona ha tolto dal mercato Djuric che, a lunedì scorso, era virtualmente un giocatore granata. Dopo il no di Birindelli, la Salernitana cerca un terzino che sappia giocare anche a sinistra, possibilmente giovane e in prestito. Un po' con tutti si sta ragionando su questa formula, il budget di 2 milioni di euro non consente di volare troppo in alto con la fantasia pur avendo trattato gente come Demme o sognato profili alla Isco. Per la retroguardia, per ora, il ds vorrebbe lasciare tutto così ma Nicola spinge per un elemento esperto. Il prescelto era Nuytinck, ora alla Sampdoria, Ceccherini e Colley appaiono piste tramontate. In mediana Zurkowski ha rifiutato e preferisce andare ad Empoli, piace Sarr del Tottenham ma occhio a Bove della Roma e al classico nome a sorpresa. Andranno via Sy, Capezzi, Motoc (verso Siena) e Kristoffersen, tante offerte dalla B per Kastanos. Non ancora rinnovati i contratti di Gyomber e Radovanovic che, a fine stagione, potrebbero lasciare Salerno. Oggi conferenza stampa di De Sanctis, 4 mesi dopo l'ultimo incontro con la stampa.