
Samp, Manfredi: "Nessun rischio fallimento, investimenti e rilancio in qualunque categoria"
“Fallimento? Nessun rischi. Il nostro ingresso anzi ha scongiurato un fallimento che sembrava inevitabile. Abbiamo preso in carico un club in gravissima crisi, con l’obiettivo di garantirne la continuità e proteggerne la storia. Ma soprattutto abbiamo tutelato i dipendenti, le loro famiglie, e tutti i creditori. Cosa che altre soluzioni, allora sul tavolo, non avrebbero assicurato”. Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi dalle colonne del Secolo XIX allontana le voci di un possibile fallimento del club blucerchiato in caso di retrocessione in Serie C: “I soldi ci sono e ci iscriveremo nel rispetto di tutti i parametri richiesti. La Sampdoria ci sarà, e continuerà a esserci. - prosegue Manfredi soffermandosi su Tey – Condivide con me visione e senso di responsabilità verso questo progetto, oltre alla consapevolezza delle difficoltà affrontate e di quelle che ci attendono, ma anche la forza di superarle assieme”.
La disponibilità dell’imprenditore di Singapore di rimandare al 2030 il rimborso di un prestito da trentuno milioni in scadenza ad aprile è stato “un segnale forte e concreto di fiducia e visione nel lungo periodo” per il numero uno blucerchiato che sottolinea comunque come in questa fase si stiano valutando ulteriori ingressi in società per poter costruire una squadra competitiva e all’altezza della piazza e dare solidità ulteriore al club spiegando che in caso di Serie C è possibile che alcuni dei parametri del piano di ristrutturazione firmato con il Tribunale di Genova vadano rivisti senza però che questo metta in discussione la tenuta del piano stesso e dell’impegno di una società che ha già investito oltre 100 milioni e non ha mai ritardato alcun pagamento.
Manfredi poi torna sulle accuse di favoritismi per il ‘caso Brescia’ che sta scuotendo in questi giorni la Serie B: “Siamo consapevoli che, in momenti di difficoltà economica e sportiva, la Sampdoria finisca spesso sotto i riflettori per questioni extracalcistiche. Il ‘caso Brescia’ è una vicenda complessa che stiamo seguendo con attenzione, ma preferiamo lasciare che siano gli organi competenti a fare chiarezza. - spiega Manfredi - Se quanto emerso sulla posizione fiscale del Brescia dovesse essere confermato nelle sedi opportune, è naturale che la Sampdoria, così come ogni altra società eventualmente coinvolta, farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti. Attendiamo che si pronunci chi di dovere, ma è evidente che la correttezza debba essere tutelata”.
Infine il numero uno si sofferma anche sulla possibilità di ripartire da zero dopo una stagione che si è chiusa comunque in maniera fortemente negativa: “Ripartire da zero significa anche avere il coraggio di rimettere tutto in discussione. Non è questione di capri espiatori, ma di responsabilità. Quando i risultati non arrivano, è doveroso interrogarsi in ogni area, senza preconcetti. Accardi ha pagato, è vero, ma il processo di valutazione non si ferma lì. Chi resta alla Samp, lo farà perché può davvero contribuire al nuovo corso”.
La disponibilità dell’imprenditore di Singapore di rimandare al 2030 il rimborso di un prestito da trentuno milioni in scadenza ad aprile è stato “un segnale forte e concreto di fiducia e visione nel lungo periodo” per il numero uno blucerchiato che sottolinea comunque come in questa fase si stiano valutando ulteriori ingressi in società per poter costruire una squadra competitiva e all’altezza della piazza e dare solidità ulteriore al club spiegando che in caso di Serie C è possibile che alcuni dei parametri del piano di ristrutturazione firmato con il Tribunale di Genova vadano rivisti senza però che questo metta in discussione la tenuta del piano stesso e dell’impegno di una società che ha già investito oltre 100 milioni e non ha mai ritardato alcun pagamento.
Manfredi poi torna sulle accuse di favoritismi per il ‘caso Brescia’ che sta scuotendo in questi giorni la Serie B: “Siamo consapevoli che, in momenti di difficoltà economica e sportiva, la Sampdoria finisca spesso sotto i riflettori per questioni extracalcistiche. Il ‘caso Brescia’ è una vicenda complessa che stiamo seguendo con attenzione, ma preferiamo lasciare che siano gli organi competenti a fare chiarezza. - spiega Manfredi - Se quanto emerso sulla posizione fiscale del Brescia dovesse essere confermato nelle sedi opportune, è naturale che la Sampdoria, così come ogni altra società eventualmente coinvolta, farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti. Attendiamo che si pronunci chi di dovere, ma è evidente che la correttezza debba essere tutelata”.
Infine il numero uno si sofferma anche sulla possibilità di ripartire da zero dopo una stagione che si è chiusa comunque in maniera fortemente negativa: “Ripartire da zero significa anche avere il coraggio di rimettere tutto in discussione. Non è questione di capri espiatori, ma di responsabilità. Quando i risultati non arrivano, è doveroso interrogarsi in ogni area, senza preconcetti. Accardi ha pagato, è vero, ma il processo di valutazione non si ferma lì. Chi resta alla Samp, lo farà perché può davvero contribuire al nuovo corso”.
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