
Salernitana, Marino: "Approccio sbagliato, ma playout è ancora aperto"
La Salernitana esce sconfitta per 2-0 dal Ferraris nella gara d'andata dei playout di Serie B contro la Sampdoria. Un risultato che complica il cammino verso la salvezza dei granata, chiamati ora a vincere con almeno due gol di scarto nel match di ritorno all'Arechi. Al termine della partita, il tecnico Pasquale Marino ha analizzato la prestazione della sua squadra, evidenziando le criticità emerse soprattutto nel primo tempo.
"Probabilmente la differenza la fa la testa, perché sicuramente abbiamo fatto una partita, soprattutto il primo tempo, che non dovevamo fare", ha dichiarato Marino in conferenza stampa. L'allenatore granata ha sottolineato come la sua squadra abbia commesso troppi errori in fase di impostazione: "Dovevamo fare qualcosa in più, abbiamo sbagliato molto negli appoggi, abbiamo perso tanti palloni in uscita, abbiamo concesso qualche cosa anche su errori nostri".
Secondo il tecnico, l'aspetto psicologico ha giocato un ruolo determinante: "L'approccio in casa col pubblico che trainava un po' la squadra avversaria e certamente l'aspetto psicologico per quello che è successo in questo mese sicuramente ha premiato più una squadra che ha reagito dopo una retrocessione".
Nonostante la sconfitta, Marino ha apprezzato la reazione mostrata dalla squadra nella ripresa: "Mi è piaciuta la reazione, il secondo tempo sicuramente meglio. Abbiamo tenuto più palla, abbiamo messo più gli avversari nella loro metà campo". Un cambio di atteggiamento che, però, non è bastato per evitare il raddoppio blucerchiato: "Il gol è stato purtroppo di un calcio che è stato casuale, probabilmente la punizione era a favore nostro".
Guardando al match di ritorno, l'allenatore granata mantiene viva la speranza: "La reazione c'è stata di una squadra che non vuole mollare e non lo farà venerdì. Abbiamo un'opportunità e giocheremo sia con la testa, ma la voglia di aggredire, la voglia di ribaltare il risultato ancora non è finita". Un messaggio chiaro ai suoi giocatori, con cui ha già avuto un confronto nello spogliatoio: "I ragazzi già nello spogliatoio abbiamo parlato di questo, perché è inutile andare a cercare quello che è successo stasera, lo analizziamo, però dobbiamo avere la testa a venerdì sera".
Interrogato sulle scelte tecniche, Marino ha spiegato l'assenza di Verde: "Ha avuto un virus intestinale, non si è allenato, non stava al meglio". Il tecnico ha poi difeso la prestazione di Tongya, "uno dei pochi anche nel primo tempo a crearsi qualcosa", respingendo le critiche sulle sue decisioni: "Magari ogni volta quando si perde si va a cercare qualcosa di questo tipo, però la squadra purtroppo nel primo tempo non abbiamo giocato e abbiamo pagato".
Per quanto riguarda la strategia per il match di ritorno, Marino ha evidenziato la necessità di maggiore incisività negli ultimi metri: "Facevamo tanto fraseggio, però negli ultimi metri dovevamo avere più giocatori in area, non ci siamo arrivati spesso". Un aspetto su cui lavorare in vista della sfida decisiva: "Questa è una cosa che invece abbiamo fatto gli ultimi dieci minuti che dobbiamo fare necessariamente a Salerno".
"Probabilmente la differenza la fa la testa, perché sicuramente abbiamo fatto una partita, soprattutto il primo tempo, che non dovevamo fare", ha dichiarato Marino in conferenza stampa. L'allenatore granata ha sottolineato come la sua squadra abbia commesso troppi errori in fase di impostazione: "Dovevamo fare qualcosa in più, abbiamo sbagliato molto negli appoggi, abbiamo perso tanti palloni in uscita, abbiamo concesso qualche cosa anche su errori nostri".
Secondo il tecnico, l'aspetto psicologico ha giocato un ruolo determinante: "L'approccio in casa col pubblico che trainava un po' la squadra avversaria e certamente l'aspetto psicologico per quello che è successo in questo mese sicuramente ha premiato più una squadra che ha reagito dopo una retrocessione".
Nonostante la sconfitta, Marino ha apprezzato la reazione mostrata dalla squadra nella ripresa: "Mi è piaciuta la reazione, il secondo tempo sicuramente meglio. Abbiamo tenuto più palla, abbiamo messo più gli avversari nella loro metà campo". Un cambio di atteggiamento che, però, non è bastato per evitare il raddoppio blucerchiato: "Il gol è stato purtroppo di un calcio che è stato casuale, probabilmente la punizione era a favore nostro".
Guardando al match di ritorno, l'allenatore granata mantiene viva la speranza: "La reazione c'è stata di una squadra che non vuole mollare e non lo farà venerdì. Abbiamo un'opportunità e giocheremo sia con la testa, ma la voglia di aggredire, la voglia di ribaltare il risultato ancora non è finita". Un messaggio chiaro ai suoi giocatori, con cui ha già avuto un confronto nello spogliatoio: "I ragazzi già nello spogliatoio abbiamo parlato di questo, perché è inutile andare a cercare quello che è successo stasera, lo analizziamo, però dobbiamo avere la testa a venerdì sera".
Interrogato sulle scelte tecniche, Marino ha spiegato l'assenza di Verde: "Ha avuto un virus intestinale, non si è allenato, non stava al meglio". Il tecnico ha poi difeso la prestazione di Tongya, "uno dei pochi anche nel primo tempo a crearsi qualcosa", respingendo le critiche sulle sue decisioni: "Magari ogni volta quando si perde si va a cercare qualcosa di questo tipo, però la squadra purtroppo nel primo tempo non abbiamo giocato e abbiamo pagato".
Per quanto riguarda la strategia per il match di ritorno, Marino ha evidenziato la necessità di maggiore incisività negli ultimi metri: "Facevamo tanto fraseggio, però negli ultimi metri dovevamo avere più giocatori in area, non ci siamo arrivati spesso". Un aspetto su cui lavorare in vista della sfida decisiva: "Questa è una cosa che invece abbiamo fatto gli ultimi dieci minuti che dobbiamo fare necessariamente a Salerno".
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