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Caserta saluta Catanzaro: "Ringrazio la famiglia Noto, ci siamo lasciati da persone perbene"TUTTO mercato WEB
ieri alle 09:49Serie B
di Daniel Uccellieri

Caserta saluta Catanzaro: "Ringrazio la famiglia Noto, ci siamo lasciati da persone perbene"

L'ormai ex allenatore del Catanzaro Fabio Caserta si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta del Sud: "Da questa avventura mi porto dietro tante cose positive. All’inizio non è stato facile, ma grazie al sostegno della società, dei tifosi, dei calciatori e dello staff, il lavoro è andato oltre le aspettative e l’obiettivo prefissato della salvezza. L’amore verso questa piazza, ciò che mi ha trasmesso e che ho percepito, il legame costruito con gran parte della tifoseria: sono tutte cose che conserverò dentro di me. È normale che non tutti condividano ogni scelta, ma ho cercato di farmi apprezzare prima come persona, poi come allenatore ed ex calciatore".

Perché, allora, non continuare insieme?
"Le nostre strade si sono divise, ma conta anche come ci si lascia. E noi lo abbiamo fatto da persone perbene, senza polemiche. Non posso che ringraziare la società per come mi ha trattato. Poi è giusto che ognuno faccia le proprie valutazioni: il club mi ha illustrato i suoi obiettivi, io avevo una visione diversa. Ma non è giusto fare i conti nelle tasche degli altri".

C’è qualcosa che si rimprovera?
"Nulla in particolare, perché ho dato tutto. Qualche errore sicuramente l’ho fatto – magari in alcune partite certe scelte potevano essere diverse – ma penso che, con le risorse a disposizione, abbiamo raggiunto il massimo possibile".


Ha sentito i suoi ex giocatori?
"Con la maggior parte sì, tramite messaggi o telefonate. L’altro giorno ho parlato con Iemmello, Scognamillo, Brighenti, Pigliacelli. Ho sempre avuto un buon rapporto con tutti. Qualcuno sarà rimasto male perché giocava poco, ed è normale, ma sono stato sempre sincero e leale: se penso qualcosa, la dico in faccia".

Un messaggio da lanciare?
"Voglio ringraziare la famiglia Noto, che mi ha dato l’opportunità di vivere un anno magnifico. Il mio grazie va al presidente, ai suoi fratelli, al direttore che mi ha voluto fortemente e che conosco da anni. A tutti quelli con cui ho lavorato: chi era in sede, i magazzinieri, Nino Scimone (il team manager), Carmelo Moro (ds del settore giovanile), persone spettacolari. Non è una frase fatta. E poi, ovviamente, ai tifosi e ai ragazzi della curva".

Parlano i risultati: sesto posto, semifinale playoff, un 4-0 al Cosenza che non si vedeva da 90 anni...
"E quindi qualcosa di buono l’ho fatta! La partita che più mi è rimasta negli occhi è proprio il derby. Non avevo nulla contro i tifosi rossoblù, ma dovevo togliermi qualche sassolino. Quella vittoria, per la gioia che mi ha dato, non la cancellerà mai nessuno. Nemmeno chi mi criticava o è contento che sia andato via".