
Beruatto: "Spezia non è una tappa temporanea. Voglio conquistare la Serie A qui"
“Allo Spezia mi sento a casa mia, ho voluto indossare la maglia bianca dal primo momento che ho saputo dell'interessamento da parte del club”. Il terzino Pietro Beruatto esordisce così in un’intervista a Il Secolo XIX del suo arrivo nel club ligure, dove raccoglie l’eredità di Arkadius Reca, sottolineando di essere stato facilitato nell’ambientamento dalla presenza di Francesco Cassata, con cui ha giocato nelle giovanili della Juventus, e di Luca D’Angelo, che lo ha allenato al Pisa.
“Il mister? L'ho trovato coerente, con un'idea sempre precisa del tipo di gioco da mettere in pratica, con un modulo, il 3-5-2 che esaltale mie caratteristiche. - prosegue Beruatto soffermandosi anche sul suo inizio di stagione - Sono soddisfatto per un motivo preciso: dopo l'operazione ho saltato, di fatto, il ritiro, ovviamente ora non posso essere al top della condizione”.
Dopo essersi soffermato sulle proprie caratteristiche spiegando di essere dotato di buona corsa e avere una vocazione più propensa ad attaccare che difendere, il terzino guarda anche al futuro: “Non considero lo Spezia una tappa temporanea. Sono convinto che qui si può far bene, trovo che la squadra sia forte, ma lo sappiamo. La serie B è campionato tosto, da affrontare partita dopo partita. Il sogno? A oggi conquistare le A con lo Spezia, in genere giocare in A e in Champions League”.
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