Juve Stabia, Lovisa: "Reinvestito per crescere ancora. Ma l'obiettivo resta la salvezza"

Il direttore sportivo della Juve Stabia Matteo Lovisa ha parlato in conferenza stampa del mercato etichettandolo come "più lungo degli altri anni" a causa di alcune dinamiche, non sempre dipendenti dal club, che hanno portato le trattative a chiudersi verso la fine della finestra: “Spiegare tutto a un gruppo nuovo non è stato semplice, ma ho avuto il supporto di tutti, dal presidente Langella ella Breda Holding, e penso che siamo riusciti a fare un discreto lavoro grazie all’unità di intenti. - prosegue Lovisa come riporta Vivicentro.it - Sono contento perché ho preso un allenatore che ha grandi qualità umane e tecniche, sono sicuro che presto darà un’identità alla squadra”. Spazio poi alle cessioni di pezzi pregiati come Folino e Adorante: “Gli accordi di inizio estate erano di reinvestire parte dei soldi delle cessioni e in buona parte è stato fatto perché la Juve Stabia deve continuare a crescere, creare nuove plusvalenze e ulteriore patrimoni”. Lovisa parla poi delle entrate soffermandosi principalmente su Correia e Gabrielloni: “Il primo è un calciatore su cui lavoravo da mesi perché penso possa farci fare il salto di qualità in mezzo al campo. È un patrimonio della società con un contratto triennale e crediamo possa generare una plusvalenza importante. Gabrielloni è un ragazzo che mi ha dato grandi sensazioni per umiltà e personalità. Sono contento di averlo convinto. Un anno fa era impensabile riuscire a portare qui giocatori come lui, Giorgini e Correia. - prosegue il ds – Vavassori? Ci abbiamo provato fino all’ultimo, ma l’Atalanta non ha mai aperto alla cessione”. Tocca poi alle situazioni di Maistro e Morachioli: “Maistro è un giocatore veramente forte che deve rimentalizzarsi, quasi speravo che non partisse. Per lui sarà un anno importante, essendo in scadenza, e può darci una grande mano. Morachioli è un nostro giocatore, si è abbassato lo stipendio e sarà inserito in lista. Speriamo possa darci una mano”. Infine un passaggio sulla stagione appena iniziata: “Lo zoccolo duro è stato mantenuto, pariamo da una base solida che è arrivata ai play off lo scorso anno, ma la caratteristica principale è la fame. Se perdiamo questa rischiamo di andare in difficoltà. Obiettivi? Se alziamo troppo l’asticella ci facciamo male, non porta a nulla fare proclami o parlare di altro che non sia la salvezza”.