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esclusiva

Dalla Primavera alla B, la scalata di Pieragnolo. Parla il difensore della Reggiana

ESCLUSIVA TMW - Dalla Primavera alla B, la scalata di Pieragnolo. Parla il difensore della Reggiana
© foto di Uff. Stampa AC Reggiana 1919
mercoledì 18 ottobre 2023, 18:04Serie B
di Claudia Marrone

"L'impatto dalla Primavera alla Serie B è stata molto forte, è una categoria che ho sempre seguito e ho notato quanto alto fosse il livello, che ora si è ulteriormente innalzato. Non credevo però di avere un impatto così buono, sono molto soddisfatto, soprattutto di aver scelto una piazza come Reggio Emilia: la città è bella, e la tifoseria calda, ti dà emozioni": nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, esordisce così il difensore della Reggiana Edoardo Pieragnolo, approdato quest'estate in granata, in quello che è il suo esordio nel cosiddetto "calcio dei grandi".

Classe 2003, senza neppure passare dalla Serie C, approda nella formazione emiliana in prestito dal Sassuolo, ma anche l'impatto con il gruppo è positivo: "Ho trovato una squadra unita, che si sta unendo sempre di più, con il tempo stiamo iniziando a perfezionare anche l'intesa del collettivo, e questo è molto importante per poter disputare un campionato. Siamo una buona squadra, fatta anche di gente con un passato importante, tra Serie A e nazionali, e questo per me è un motivo di orgoglio in più".

A proposito di Nazionale, che effetto fa essere allenati da un campione del mondo?
"Nutro profondo rispetto per mister Alessandro Nesta, non è da tutti avere la carriera che ha avuto lui: c'è solo da imparare, anche sul lato umano. È una persona umile, dedita al lavoro, con voglia e grinta, pronta a incoraggiare tutti. E pure sul piano tattico propone belle idee e bel gioco, gli stiamo dando soddisfazioni. Dobbiamo proseguire così, senza mollare".

Hai anche tu trascorsi in azzurri: l'Under 21 è uno degli obiettivi futuri?
"Ho assaporato la Nazionale fino all'Under 19, anche con delle belle convocazioni che mi hanno permesso di disputare partite importanti, e non nego che un domani vorrei poter giocare in Under 21, la Nazionale è un sogno che ho da bambino. Chi non vuole difendere la maglia della propria nazione? Sono emozioni impagabili".

I giovani sembrano però penalizzati da questo calcio moderno, e probabilmente il mancato ricambio generazionale in Nazionale ne è una prova...
"In realtà, da giovane, la vivo in maniera diversa. Il calcio sta cambiando, e con lui anche i suoi ideali, in prima squadra si fanno esordire giovani anche in campionato importanti, e le norme attuali consentono una crescita che ti permette di maturare e imparare. Io non la vivo male, l'importante è applicarsi sempre e lavorare sin dalle giovanili. Impegno, costanza e dedizione fanno la differenza".

Torniamo alla Reggiana: come state preparando la sfida al Venezia?
"Il Venezia è sicuramente una grande squadra, ben strutturata, ma, come tutte, ha i propri punti deboli, che stiamo studiando. Sicuramente non sarà facile, ma noi ci alleniamo sempre al massimo, concentrandoci molto sulla partita che ci attende, perché siamo consapevoli che se ci esprimiamo come il mister ci chiede possiamo mettere in difficoltà tutti".

E di obiettivi, nello spogliatoio, avete parlato?
"L'obiettivo primario è la salvezza, ma siamo una squadra competitiva e di sognatori. La voglia di scalare piano piano la classifica e vedere dove riusciamo ad arrivare non ci manca, ma per ora è presto per parlare: come ho detto prima, l'obiettivo primario è la gara che deve arrivare".

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