Reggina, Inzaghi: "Anche in 10 abbiamo sempre combattuto, meritiamo i play-off"

Nella conferenza stampa al termine della gara contro il Frosinone, il tecnico della Reggina Filippo Inzaghi ha analizzato la prestazione della squadra, chiarendo inoltre i motivi della sua espulsione dalla panchina:
"Innanzitutto faccio i complimenti al Frosinone e a Fabio che è un mio caro amico, so cosa si prova per una promozione in A. Il Frosinone è la mosca bianca del calcio italiano, hanno vinto il campionato già l'anno scorso, quando non hanno fatto drammi per il nono posto. Si merita tutto ciò, complimenti al direttore e al presidente Stirpe, ho avuto il piacere di conoscerlo e mi ha fatto una grandissima impressione."
Sull'atteggiamento della squadra:
"Oggi sono molto carico, ho visto la mia Reggina. Purtroppo abbiamo passato mesi difficili per tanti motivi, ma oggi è tornata la squadra che piace a me. Abbiamo fatto una mezz'ora straordinaria, dovevamo andare in vantaggio contro una squadra fortissima. L'espulsione avrebbe ammazzato chiunque, invece anche in 10 abbiamo sempre combattuto. Abbiamo preso il terzo gol in maniera superficiale. Mi dispiace solo per il risultato, ma sono fiero di questi ragazzi. Mi auguro che ci vengano restituiti i 3 punti, perché ce li siamo sudati sul campo. Se siamo quelli di stasera, possiamo andare a fare i play-off meritatamente. Dalla 1^ giornata siamo sempre stati nelle prime otto."
Sulle scelte di formazione:
"Hernani stava bene, così come Menez, ma qui tutti possono giocare e lo hanno dimostrato. Sapevo di avere dei cambi importanti, ho cercato di tenermi delle carte da giocare per il secondo tempo."
Sulla sua espulsione:
"Non sono riuscito a chiarirmi con l'arbitro. A lui avevo detto solo basta perché mancavano due minuti alla fine. Poi mi sono rivolto ai dirigenti in panchina. Mi dispiace aver lasciato la squadra da sola, ma i ragazzi mi hanno ripagato con una buona prestazione senza mollare mai. Mi dispiace non esserci sabato prossimo contro il Como, ma se loro sono questi non c'è bisogno di me".
