Il Vicenza riparte da Zamuner come direttore sportivo. Vecchi verso l'addio

Dopo la delusione per il mancato salto di categoria, il presidente del Vicenza Renzo Rosso ha fatto il punto sul futuro del club in una conferenza stampa carica di significato. “Dopo tanta amarezza per come si è chiusa la stagione – ha esordito – ci siamo confrontati. È da vent’anni che facciamo calcio, potremmo anche dedicarci ad altro, ma abbiamo deciso di andare avanti, costruendo una rosa competitiva, seppur con maggiore attenzione al budget. Non ci tireremo indietro, ma stavolta saremo più cauti sugli investimenti”.
Rosso ha poi ribadito l’apertura a nuovi ingressi societari: “La nostra porta non è mai stata chiusa a nuovi soci. Non siamo qui per forza. In sette anni, però, gli unici che si sono presentati concretamente a Vicenza siamo stati noi, e i soci che abbiamo voluto e coinvolto con forza nel progetto”.
Cambio in dirigenza: arriva Giorgio Zamuner
Il presidente ha ufficializzato il primo cambiamento operativo: “Il contratto di Luca Matteassi è in scadenza, e abbiamo deciso di non rinnovarlo. A lui va il nostro grazie per il lavoro svolto, ma è arrivato il momento di intraprendere una nuova strada”. Rosso ha quindi annunciato il successore: “Il nuovo direttore sportivo sarà Giorgio Zamuner. Lo volevamo presentare oggi, ma avrà un momento dedicato solo a lui. Zamuner conosce bene la piazza, conosce la categoria e per noi rappresenta la scelta più giusta. Tanti si sono proposti, ma lui era il profilo che cercavamo”.
Futuro di Vecchi ancora in sospeso
Un altro tema caldo è quello legato alla panchina: “Vecchi ha ancora un anno di contratto e a oggi è un nostro tesserato. Nessuno ci ha contattati per lui, quindi non c’è nulla da aggiungere. Sarà compito del nuovo direttore sportivo parlare con il mister, fare le proprie valutazioni e confrontarsi con noi. Se si dovesse cambiare guida tecnica, sceglieremo un profilo in linea con il progetto”.
Obiettivi e tifosi
Infine, un passaggio sul futuro: “Non aver centrato l’obiettivo è stato un colpo duro. Ma vuol dire che dovremo rimboccarci le maniche e lavorare ancora meglio. La Serie C è un campionato complicato, ma vogliamo fare meglio. E ribadisco: fare bene non vuol dire solo investire di più. Spero che anche la tifoseria voglia ricompattarsi con noi: solo così possiamo uscire da questo momento difficile”.
