V.Verona, Fresco: "Non mi sono certo divertito a veder piangere i giocatori del Vicenza"

Le vittorie della Virtus Verona contro Padova e Vicenza sono state il crocevia del campionato: ne ha parlato ai colleghi del Giornale di Vicenza il tecnico rossoblù Gigi Fresco: "Sì ma sono state due partite diverse. Diciamo che contro il Padova poteva starci anche la sconfitta, mentre con il Vicenza il pareggio sarebbe stato più giusto. Se avevo caricato particolarmente la gara contro il Vicenza? No, anzi. Si pensi che il mercoledì prima della partita sia- mo andati tutti a festeggiare il mio compleanno al bar “Al Ponte” e abbiamo bevuto fino alle 9 di sera, tra spritz e spumante". Eppure è arrivato il successo: "Sì, ma sono stato molto in difficoltà. Ho un bel rapporto con i tifosi del Vicenza, in particolare con il club di Montegaldella con cui mi trovo periodicamente a cena. Sul gol vittoria non ho esultato, sono amico di Vecchi e tra le due società c’è un rapporto storico, basti pensare ai trasferimenti di Zarpellon, Tronchin o Talarico. Noi avevamo l’obiettivo playoff e volevamo fare risultato. Noi abbiamo solo pensato a fare la nostra partita. Non mi sono certo divertito a veder piangere i giocatori del Vicenza, mi è dispiaciuto".

Smentisce inoltre di aver avuto contatti con il Padova prima della gara contro il Vicenza: "No, non mi sono sentito con il Padova, ma poi ho saputo che loro erano infastiditi per il rapporto che ho con i tifosi del Lane, per la storia delle polpette che avevo previsto per i vicentini nel chiosco della curva. Alcuni dirigenti del Padova pensavano che stessi preparando la festa per i tifosi biancorossi, ma così non era. Poi ho chiamato l’ad del Padova, Alessandra Bianchi, per chiarire la mia posizione ma lei non mi ha risposto. Teniamo conto poi che si arrivava a quella gara dopo le dichiarazioni del portiere Alfonso ("spero che il Vicenza vada in B", ndr) che aveva scatenato un putiferio tra i tifosi del Padova. Questo era il clima nel pre gara, ma io che ci potevo fare?".