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CUNEO-PRO PIACENZA, LA FAVOLA CHE NON C'ERA
mercoledì 20 febbraio 2019, 00:00Il Punto
di Gianluca Savoldi
per Tuttoc.com

CUNEO-PRO PIACENZA, LA FAVOLA CHE NON C'ERA

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.

Mi ero imposto di non commentare la vergognosa pagina della storia del calcio che ha visto protagonista il nostro campionato di serie C, salvo poi trovarmi a dibattere dell’argomento lunedì sera in diretta televisiva su Sportitalia e per giunta con un protagonista della vicenda come Cristiano Scazzola, attuale allenatore del Cuneo e con Riccardo Maspero che è stato alla guida della Pro Piacenza da novembre a gennaio. Come se non bastasse i miei buoni propositi sono andati definitivamente a farsi benedire davanti alla palese speculazione mediatica a cui ho assistito. 
Ovviamente parlo di chi ha provato a far passare i giovani giocatori schierati in campo dalla Pro Piacenza come martiri, quando in realtà sono stati i veri complici di un illecito sportivo, il tutto per poter raccontare a qualcuno di aver giocato (si fa per dire con una presenza) in Serie C.

In quanti sanno in realtà che questi ragazzi non provenivano dalle giovanili del club emiliano, ma erano stati reclutati per l’occasione , tra gli svincolati? Del resto quale vero professionista avrebbe mai accettato di fare una simile fine? Quanti, tra tutti quelli che hanno parlato di mancanza di rispetto da parte dei giocatori del Cuneo, hanno mai fatto un’esercitazione 11vs7 ragazzini (tra cui un massaggiatore) per 100 minuti? Nessuno penso, altrimenti saprebbero bene che 20 gol son pure pochi. Che poi, se c’è una mancanza di rispetto qui, è nei confronti dei giocatori del Cuneo che nonostante il ritardo degli stipendi e le penalizzazioni stavano facendo il loro lavoro. Quanti, tra questi moralisti, hanno guardato la partita e si sono accorti che i “giocatori per un giorno” della Pro Piacenza invece di starsene buoni buoni nella propria metà campo andavano a pressare in netta inferiorità numerica l’avversario? 

E poi, se il Cuneo si fosse davvero fermato sul 6-0, 7-0 anziché sul 20-0 chi si sarebbe accorto in Italia e nel mondo di quello che sta succedendo nel nostro calcio? In quanti tra gli esperti occasionali che si agitano sono a conoscenza del fatto che senza questi 20 gol col cavolo di lunedì, il Giudice Sportivo avrebbe immediatamente deliberato in via del tutto eccezionale l'esclusione della Pro Piacenza? Quando si è diffuso il vecchio proverbio latino Vox populi vox Dei, infatti, il Calcio non era ancora arrivato ad insegnarci molte cose sul genere umano...