Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / serie c / Serie C
Brescia, il Comune accelera: Pasini pronta al trasferimento. Il piano dell'imprenditoreTUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:19Serie C
di Luca Bargellini

Brescia, il Comune accelera: Pasini pronta al trasferimento. Il piano dell'imprenditore

Il calcio a Brescia è a un punto di svolta. Dopo anni di difficoltà e una gestione sempre più contestata da parte di Massimo Cellino, il Comune ha deciso di fare sul serio per garantire un futuro al professionismo in città. E il piano passa dalla Feralpisalò, pronta a trasferirsi a Mompiano con un progetto ambizioso guidato dal presidente Giuseppe Pasini.

La situazione è critica. Il Brescia, gestito da Cellino, verrà escluso dai campionati professionistici. Dopo il mancato pagamento degli stipendi e contributi entro la scadenza del 6 giugno, il club dovrà affrontare due date chiave: il 24 giugno, termine per presentare fideiussione e documenti per l’iscrizione, e il 26 giugno, quando il Consiglio Federale potrebbe ratificare l’esclusione definitiva.

Nel frattempo, Palazzo Loggia ha già mosso i primi passi concreti: il Comune ha revocato la convenzione per l’utilizzo dello stadio 'Rigamonti', originariamente valida fino al 2028, a causa del mancato pagamento di due rate da parte di Cellino, pari a 157.500 euro, e in virtù del principio che a Mompiano debba giocare la squadra di maggior interesse pubblico. Ora si cerca una mediazione legale, ma la direzione è chiara: fuori Cellino, dentro Pasini.

La Feralpisalò lavora su più fronti. Pasini è in contatto costante con l’Amministrazione comunale – la sindaca Laura Castelletti, l’assessore allo Sport Alessandro Cantoni e quello al Bilancio Marco Garza – per portare a termine il trasferimento. C’è tempo fino al 15 luglio per comunicare alla FIGC il cambio di sede e denominazione societaria.


Parallelamente, si ragiona sul futuro: ristrutturare il Rigamonti sul modello dello Spezia – uno stadio moderno, funzionale e accogliente – e ricostruire da zero un settore giovanile che Cellino aveva abbandonato ma che fu, ai tempi di Gino Corioni, tra i migliori in Italia. Proprio dalla cantera bresciana sono usciti nomi come Pirlo, i gemelli Filippini, Bonera, Baronio e Tonali.

Il progetto di rilancio è ambizioso: due anni per tornare in Serie B, cinque per raggiungere la Serie A, e una struttura societaria solida, con nuovi soci e una visione a lungo termine. Il nome di Aimo Diana, tecnico della Feralpisalò nell’ultima stagione, circola già come possibile allenatore del “nuovo” Brescia.

Il Comune non vuole farsi trovare impreparato: l’obiettivo è offrire risposte immediate nel momento in cui Pasini darà il via libera. Per Brescia e i suoi tifosi si apre così uno spiraglio concreto per tornare a vivere il calcio con passione, dignità e prospettiva.