
Vicenza, Gallo si presenta: "Abbiamo un grande obiettivo, serve il sacrificio di tutti"
Il nuovo tecnico del Vicenza, Fabio Gallo, si è presentato in conferenza stampa: "Ringrazio la società per allenare in una piazza ambita, non semplice e con grandi aspettative, ma mi riempie di gioia essere l’allenatore del Vicenza, le responsabilità mi piacciono e sono pronto a dare il massimo delle mie conoscenze, capacità e voglia di fare bene. Ringrazio la società per gli sforzi fatti per prendermi e raggiungere l’obiettivo da raggiungere. Bisogna sempre saper comunicare: cioè meglio della passata stagione, per arrivare a quell’obiettivo ci sono tanti passaggi, ovvero lavoro e capacità di sacrificio, i giocatori dovranno sapere benissimo dove vengono e che fortuna hanno di venire qui.
Vicenza non è per tutti, chi viene scelto deve sapere che dovrà fare qualcosa di straordinario. Mi piacerebbe una squadra che ama sacrificarsi e rispettare il posto dove ci si trova senza dare nulla di scontato. Voglio gente che non si sieda e pensare di essere “arrivata”. L’obiettivo che abbiamo è grosso per cui serve sacrificio di tutti. Quanti giocatori serviranno? Io non ho problemi con i giovani, quando sono bravi giocano, verranno valutati e se saranno più bravi di altri andranno in campo".
Inevitabile parlare di mercato: "Non c’è una lista della spesa ma condivisione, abbiamo già condiviso regole e caratteristiche dei giocatori avendo la stessa linea di pensiero. Possono bastare 7/8 ingressi? E’ legato al numero dei giocatori che vogliono rimanere, se uno non sta bene “quella è la porta”. Un messaggio alla piazza? E’ difficile perché le parole le porta via il vento, io devo fare in modo che la maglia sia fradicia dopo tutte le partite. Questo dal primo allenamento fino all’ultima partita: ci sarà il massimo impegno in ogni situazione. Non aggiungo altro perché voglio essere il più concreto possibile".
Vicenza non è per tutti, chi viene scelto deve sapere che dovrà fare qualcosa di straordinario. Mi piacerebbe una squadra che ama sacrificarsi e rispettare il posto dove ci si trova senza dare nulla di scontato. Voglio gente che non si sieda e pensare di essere “arrivata”. L’obiettivo che abbiamo è grosso per cui serve sacrificio di tutti. Quanti giocatori serviranno? Io non ho problemi con i giovani, quando sono bravi giocano, verranno valutati e se saranno più bravi di altri andranno in campo".
Inevitabile parlare di mercato: "Non c’è una lista della spesa ma condivisione, abbiamo già condiviso regole e caratteristiche dei giocatori avendo la stessa linea di pensiero. Possono bastare 7/8 ingressi? E’ legato al numero dei giocatori che vogliono rimanere, se uno non sta bene “quella è la porta”. Un messaggio alla piazza? E’ difficile perché le parole le porta via il vento, io devo fare in modo che la maglia sia fradicia dopo tutte le partite. Questo dal primo allenamento fino all’ultima partita: ci sarà il massimo impegno in ogni situazione. Non aggiungo altro perché voglio essere il più concreto possibile".
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