
Dolomiti Bellunesi, arriva il difensore classe 1993 Luca Milesi: era al Potenza
Un passo alla volta. Con equilibrio, identità e coerenza. È da qui che passa l’allestimento della rosa di una Dolomiti Bellunesi ormai prossima ad affrontare il campionato di Serie C. E in questo percorso, l’ingaggio di Luca Milesi rappresenta un tassello fondamentale: perché l’esperto difensore porta in dote più di 300 presenze nei professionisti, all’interno di una carriera vissuta sempre con senso del dovere e spirito di gruppo.
CURRICULUM – Classe 1993, nato a San Giovanni Bianco (provincia di Bergamo), Milesi vanta un lungo e solido curriculum: non a caso, ha vestito le maglie di Benevento, Arezzo, Modena, Vicenza, Piacenza, Carrarese, Siena. E AlbinoLeffe, in cui è stato una colonna difensiva per tre stagioni. Senza dimenticare l’esperienza nella categoria cadetta con la Pro Vercelli e l’ultima annata in C al Potenza, chiusa con 32 presenze e un gol.
AFFIDABILE – «Perché la Dolomiti Bellunesi? Perché ho percepito una grande serietà da parte di tutto l’ambiente – racconta – unita a un profondo senso di appartenenza. E questo è un aspetto che mi ha convinto». Dal punto di vista tecnico, il centrale di origine bergamasca si definisce un atleta «di lettura, penso di avere un buon piede e di essere d’aiuto in fase di impostazione. Ma, al di là delle caratteristiche individuali, cerco sempre di mettermi al servizio della squadra. Mi piace portare positività e allegria nello spogliatoio: se c’è da sdrammatizzare con una battuta, non mi tiro di certo indietro. Allo stesso tempo, credo di avere la testa sulle spalle: sono una persona affidabile».
MATRIMONIO – Luca ha vissuto un’estate indimenticabile, dentro e fuori dal campo: «Lo scorso 21 giugno mi sono sposato. È stata una cerimonia semplice, ma molto bella, insieme ai nostri due figli. Dopo una stagione vissuta lontano da casa, a Potenza, sentivamo il desiderio di rallentare un po’ i ritmi. Abbiamo trascorso qualche giorno in montagna e poi al mare, a Lampedusa, tutti insieme».
DIVERTIRSI E DIVERTIRE – Ora, però, è già tempo di tornare sul rettangolo verde. E di guardare avanti, con determinazione e ambizione: «L’obiettivo primario è quello di centrare la salvezza, ma anche divertirsi e far divertire. Sappiamo che il percorso non sarà semplice. Tuttavia, se riusciremo a costruire un gruppo unito e a sostenerci l’uno con l’altro, sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni importanti».
CURRICULUM – Classe 1993, nato a San Giovanni Bianco (provincia di Bergamo), Milesi vanta un lungo e solido curriculum: non a caso, ha vestito le maglie di Benevento, Arezzo, Modena, Vicenza, Piacenza, Carrarese, Siena. E AlbinoLeffe, in cui è stato una colonna difensiva per tre stagioni. Senza dimenticare l’esperienza nella categoria cadetta con la Pro Vercelli e l’ultima annata in C al Potenza, chiusa con 32 presenze e un gol.
AFFIDABILE – «Perché la Dolomiti Bellunesi? Perché ho percepito una grande serietà da parte di tutto l’ambiente – racconta – unita a un profondo senso di appartenenza. E questo è un aspetto che mi ha convinto». Dal punto di vista tecnico, il centrale di origine bergamasca si definisce un atleta «di lettura, penso di avere un buon piede e di essere d’aiuto in fase di impostazione. Ma, al di là delle caratteristiche individuali, cerco sempre di mettermi al servizio della squadra. Mi piace portare positività e allegria nello spogliatoio: se c’è da sdrammatizzare con una battuta, non mi tiro di certo indietro. Allo stesso tempo, credo di avere la testa sulle spalle: sono una persona affidabile».
MATRIMONIO – Luca ha vissuto un’estate indimenticabile, dentro e fuori dal campo: «Lo scorso 21 giugno mi sono sposato. È stata una cerimonia semplice, ma molto bella, insieme ai nostri due figli. Dopo una stagione vissuta lontano da casa, a Potenza, sentivamo il desiderio di rallentare un po’ i ritmi. Abbiamo trascorso qualche giorno in montagna e poi al mare, a Lampedusa, tutti insieme».
DIVERTIRSI E DIVERTIRE – Ora, però, è già tempo di tornare sul rettangolo verde. E di guardare avanti, con determinazione e ambizione: «L’obiettivo primario è quello di centrare la salvezza, ma anche divertirsi e far divertire. Sappiamo che il percorso non sarà semplice. Tuttavia, se riusciremo a costruire un gruppo unito e a sostenerci l’uno con l’altro, sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni importanti».
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano