
Chiricallo: "Il Monopoli riparte dai giovani. Obiettivo salvezza e crescita sostenibile"
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Ospite dei microfoni di TMW Radio durante la trasmissione 'A Tutta C', il direttore sportivo del Monopoli, Marcello Chiricallo, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale del club pugliese, tra passato e futuro:
Prima di guardare avanti, facciamo un passo indietro. Come giudicate la stagione appena conclusa? Avete disputato un campionato di altissimo livello, siete stati anche in testa per un po' e avete partecipato ai playoff. Siete soddisfatti o c'è un po' di rammarico per non aver fatto ancora meglio?
"Posso dire che siamo non solo soddisfatti, ma davvero entusiasti. Siamo partiti con l'obiettivo di mantenere la categoria, visto che l'anno scorso ci eravamo salvati per un pelo. Tutti hanno dato il massimo. Abbiamo superato le aspettative, anche se ci sono stati episodi sfavorevoli, come l'esclusione di Taranto e Turris che ci ha fatto perdere nove punti. Quella situazione ha avuto un impatto anche sul piano psicologico, specialmente in un momento cruciale del campionato. Nonostante tutto, voglio fare un grande applauso a staff, giocatori e società per quanto hanno realizzato. I playoff sono un campionato a parte e ci siamo arrivati con diversi infortuni. Ma, in generale, la stagione è stata fantastica."
Volevo proprio chiederle quanto quell’esclusione di Taranto e Turris abbia inciso. Ma guardiamo avanti: come vi preparate per la nuova stagione? Quali sono le vostre ambizioni?
"Sarà l'undicesimo campionato consecutivo di Lega Pro per il Monopoli. Il primo obiettivo deve sempre essere la salvezza. Non possiamo competere economicamente con altre squadre del nostro girone che hanno una storia e risorse finanziarie più forti. E poi c'è il tema del Salary Cap, che quest'anno è sperimentale ma diventerà obbligatorio dal prossimo: dobbiamo tenerne conto e gestire le risorse con attenzione. L'obiettivo è rimanere in categoria e, se possibile, toglierci qualche soddisfazione".
Vorrei ampliare il discorso: in Serie C ci sono realtà che, pur non essendo grandi piazze, riescono a praticare un calcio di alto livello. Penso al Monopoli, al Cerignola, alla Giana Erminio, al Renate e alla Pianese. Questo dimostra che nel calcio le idee possono contare più dei soldi, giusto?
"Assolutamente, ne sono certo. Le società che hai menzionato dimostrano che si può fare bene anche senza enormi risorse economiche. Quando il budget è limitato, è fondamentale compensare con competenze, idee e capacità. La Lega Pro affronta questa sfida strutturale: ci sono pochi ricavi e risorse. È necessario puntare su minutaggio, sponsorizzazioni e biglietteria. Le piazze più piccole non hanno grandi bacini d’utenza e devono trovare strade alternative: costruire squadre di qualità, magari investendo su giocatori provenienti da categorie inferiori o che possono essere rilanciati. Fare calcio in Lega Pro significa soprattutto lavorare con attenzione".
Siamo quasi alla conclusione. Non ti chiedo nomi di mercato, ma su quali reparti vi concentrerete in questa sessione?
"Il nostro obiettivo è aumentare il minutaggio, quindi vogliamo inserire calciatori giovani: 2003, 2004, 2005 e anche 2006. Abbiamo già una buona base di squadra, ma vogliamo ringiovanire e rinfrescare la rosa. Stamattina abbiamo depositato il contratto di Mattia Tirelli dalla Giana Erminio, un attaccante che entrerà a far parte del nostro gruppo. Abbiamo ceduto Grandolfo e Basquets al Trapani, e abbiamo già sostituito uno dei due con Conti, che consideriamo un prospetto interessante e che ha chiuso molto bene la stagione alla Giana Erminio".
Prima di guardare avanti, facciamo un passo indietro. Come giudicate la stagione appena conclusa? Avete disputato un campionato di altissimo livello, siete stati anche in testa per un po' e avete partecipato ai playoff. Siete soddisfatti o c'è un po' di rammarico per non aver fatto ancora meglio?
"Posso dire che siamo non solo soddisfatti, ma davvero entusiasti. Siamo partiti con l'obiettivo di mantenere la categoria, visto che l'anno scorso ci eravamo salvati per un pelo. Tutti hanno dato il massimo. Abbiamo superato le aspettative, anche se ci sono stati episodi sfavorevoli, come l'esclusione di Taranto e Turris che ci ha fatto perdere nove punti. Quella situazione ha avuto un impatto anche sul piano psicologico, specialmente in un momento cruciale del campionato. Nonostante tutto, voglio fare un grande applauso a staff, giocatori e società per quanto hanno realizzato. I playoff sono un campionato a parte e ci siamo arrivati con diversi infortuni. Ma, in generale, la stagione è stata fantastica."
Volevo proprio chiederle quanto quell’esclusione di Taranto e Turris abbia inciso. Ma guardiamo avanti: come vi preparate per la nuova stagione? Quali sono le vostre ambizioni?
"Sarà l'undicesimo campionato consecutivo di Lega Pro per il Monopoli. Il primo obiettivo deve sempre essere la salvezza. Non possiamo competere economicamente con altre squadre del nostro girone che hanno una storia e risorse finanziarie più forti. E poi c'è il tema del Salary Cap, che quest'anno è sperimentale ma diventerà obbligatorio dal prossimo: dobbiamo tenerne conto e gestire le risorse con attenzione. L'obiettivo è rimanere in categoria e, se possibile, toglierci qualche soddisfazione".
Vorrei ampliare il discorso: in Serie C ci sono realtà che, pur non essendo grandi piazze, riescono a praticare un calcio di alto livello. Penso al Monopoli, al Cerignola, alla Giana Erminio, al Renate e alla Pianese. Questo dimostra che nel calcio le idee possono contare più dei soldi, giusto?
"Assolutamente, ne sono certo. Le società che hai menzionato dimostrano che si può fare bene anche senza enormi risorse economiche. Quando il budget è limitato, è fondamentale compensare con competenze, idee e capacità. La Lega Pro affronta questa sfida strutturale: ci sono pochi ricavi e risorse. È necessario puntare su minutaggio, sponsorizzazioni e biglietteria. Le piazze più piccole non hanno grandi bacini d’utenza e devono trovare strade alternative: costruire squadre di qualità, magari investendo su giocatori provenienti da categorie inferiori o che possono essere rilanciati. Fare calcio in Lega Pro significa soprattutto lavorare con attenzione".
Siamo quasi alla conclusione. Non ti chiedo nomi di mercato, ma su quali reparti vi concentrerete in questa sessione?
"Il nostro obiettivo è aumentare il minutaggio, quindi vogliamo inserire calciatori giovani: 2003, 2004, 2005 e anche 2006. Abbiamo già una buona base di squadra, ma vogliamo ringiovanire e rinfrescare la rosa. Stamattina abbiamo depositato il contratto di Mattia Tirelli dalla Giana Erminio, un attaccante che entrerà a far parte del nostro gruppo. Abbiamo ceduto Grandolfo e Basquets al Trapani, e abbiamo già sostituito uno dei due con Conti, che consideriamo un prospetto interessante e che ha chiuso molto bene la stagione alla Giana Erminio".
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