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Lamazza: "Seconde squadre danno stabilità alla categoria, ma preferisco il campanilismo della C"TUTTO mercato WEB
ieri alle 21:04Serie C
di Daniel Uccellieri

Lamazza: "Seconde squadre danno stabilità alla categoria, ma preferisco il campanilismo della C"

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Francesco Lamazza, direttore sportivo, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. Nel girone A c’è la sorpresa Lecco in testa, stasera c’è la sfida Cittadella-Vicenza, l’Union Brescia è partita molto bene. Secondo lei chi si è mosso meglio sul mercato e quali squadre lotteranno fino alla fine per la promozione? "Le candidate principali restano Brescia e Vicenza. Il Lecco però non è lì per caso: è un progetto partito già dall’anno scorso, dopo il cambio di proprietà seguito alla retrocessione. Stanno migliorando passo dopo passo e i risultati si vedono. Tra le sorprese cito la Pergolettese, partita molto bene, e la Pro Vercelli, nonostante la sconfitta di ieri. È un girone senza logica apparente in questo avvio, con risultati a sorpresa. Anche l’Inter Under 23 sta facendo fatica: gioca bene, ma non riesce a fare bottino pieno. Insomma, molto più equilibrio di quanto ci si aspettasse alla vigilia". Quindi un campionato incerto e ancora tutto da delineare. "Sì, siamo solo alla quarta giornata, i veri valori non sono ancora emersi. Già dal turno infrasettimanale della prossima settimana potremo avere un quadro più chiaro della classifica". Scendiamo al girone B. Qui i pronostici sono stati rispettati: l’Arezzo a punteggio pieno, vittoria convincente con la Juventus Next Gen. Era la squadra da battere e lo sta dimostrando. "Sì, l’Arezzo sta confermando le attese. Bucchi sta lavorando bene con una rosa che per 7-8 undicesimi è la stessa dello scorso anno. L’ambiente è caldo e può davvero essere la loro stagione. Bene anche il Ravenna, da neopromossa. Il Campobasso invece paga un po’ di ritardo legato al mercato estivo, mentre il Perugia è in difficoltà. Poi c’è la questione Rimini che spero venga risolta presto. Tra le squadre che mi hanno impressionato c’è anche la Vis Pesaro: in casa è ostica, Stellone sta confermando di essere un allenatore di livello superiore alla categoria. Da quando è arrivato ha dato identità alla squadra e solidità al progetto". Girone C: fino a pochi giorni fa il Catania non aveva subito gol, poi il crollo con il Cosenza (4-1). Può essere solo un inciampo o rischia di lasciare strascichi? "Io ho visto il primo tempo di quella partita: il Catania poteva tranquillamente passare in vantaggio. Poi gli episodi hanno indirizzato la gara. Non dimentichiamo che il Cosenza ha giocatori importanti. Non era una trasferta semplice. La sconfitta sorprende per il risultato largo, ma il Catania resta una squadra molto forte. Nel girone ci sono Benevento e Salernitana che stanno facendo bene, ma attenzione a formazioni come Potenza e Crotone che possono emergere alla distanza. Sarà un girone C avvincente e incerto fino alla fine". Ha citato il Rimini: ogni estate ci ritroviamo con società in difficoltà, tra mancati pagamenti e problemi di iscrizione. Secondo lei cosa si può fare a monte per evitare certe situazioni? "Servirebbero regole più stringenti per chi vuole entrare nel calcio, un po’ come accade in Inghilterra. È vero, può capitare a tutti di sbagliare – pensiamo a Cellino che pure ha fatto la storia – ma negli ultimi anni sono arrivati troppi avventurieri. La Lega dovrebbe fare controlli approfonditi, soprattutto sugli aspetti economici e gestionali. Troppo spesso manca la professionalità: ci si affida a figure improvvisate e poi succedono i problemi. Questo non dovrebbe accadere". Ultima domanda: cosa pensa del progetto Seconde Squadre? "Io ho 50 anni, sono cresciuto con i derby e il campanilismo. Il fascino della Serie C è sempre stato quello: il senso di appartenenza, le rivalità territoriali. Non vorrei che questo si perdesse. Detto ciò, le Seconde Squadre danno stabilità alla categoria. Non credo aiutino realmente la Nazionale, perché anche lì ci sono tanti stranieri, ma per la Serie C rappresentano un punto fermo. Certo, mancano piazze storiche come Taranto o Spal, ma è un dato di fatto che le Seconde Squadre abbiano portato equilibrio".