Carrarese in Serie B, Della Latta: "Finalmente ce l'ho fatta. Con Calabro è scattato qualcosa"

Simone Della Latta, centrocampista della Carrarese, è stato intervistato da TuttoC.com all'indomani della vittoria con il Vicenza, un successo che ha riportato gli apuani in Serie B dopo 76 anni: "Finalmente ce l'ho fatta, questa mi ripaga di tutte le altre che ho perso. Tra l'altro, ripensandoci, è sempre accaduto in modo rocambolesco, due volte per squalifica ho saltato il ritorno, mentre a Palermo ero partito dalla panchina ma questa mi ripaga di tutto".
Come è stato il vostro percorso?
"È stato un crescendo, siamo arrivati nel finale della stagione con un grande entusiasmo e una grande condizione fisica. Il mister è stato bravissimo a gestire le forze nei playoff, cambiando sempre formazione e dando spazio a tutto il gruppo. Vorrei menzionare in particolare Giannetti che durante il campionato ha giocato poco ma ci ha fatto passare il turno con la Juve: è stato fondamentale all'interno dello spogliatoio".
L'andata e il ritorno della finale ha messo in mostra una gestione perfetta.
"Sì, abbiamo fatto due finali splendide, da squadra matura. Ci siamo presentati a Vicenza con personalità e abbiamo tenuto il pallino del gioco. Non abbiamo magari concluso tantissimo, ma la palla ce l'avevamo sempre noi ed eravamo sempre in controllo, in due partite non penso ci abbiano mai tirato nello specchio della porta, mentre solo una volta hanno tirato fuori. Riconosciamo che il Vicenza è una grande squadra, ma noi non ci sentivamo inferiori".
Cosa ha portato mister Calabro?
"Ha portato più 'cazzimma', poi è scattato in tanti di noi qualcosa. Anche con Dal Canto stavamo facendo bene ma la società pensava che il potenziale espresso dalla squadra non fosse al 100%. Hanno fatto una scelta coraggiosa, bisogna dar loro atto che era una scelta difficilissima perché anche Dal Canto aveva fatto molto bene".
Quale è stata l'arma in più?
"Non sono frasi fatte, l'arma in più di questa squadra è stata il gruppo. Chi giocava o non giocava remava sempre dalla stessa parte. Siamo stati uno spettacolo sotto tutti i punti di vista".
Cosa vuol dire essere il capitano di questa squadra?
"Essere capitano è già importante, esserlo di una squadra che vince è ancora più bello. Esserlo di questo gruppo è qualcosa di spettacolare veramente. Un gruppo così è più unico che raro: abbiamo fatto la storia nel vero senso della parola".
