Serie C, Marani: "Salary Cap e giovani per un calcio più sostenibile e lungimirante"
Il presidente della Lega Pro Matteo Marani è intervenuto a Bologna in occasione dell'evento Stati generali del calcio: il libro bianco parlando della necessità per il calcio italiano di trovarsi in questi eventi per discutere il proprio futuro: “Credo che sia stata una bella iniziativa per cui va dato merito all’Università di Bologna, c’era tutto il calcio italiano. Credo che sia sempre utile confrontarsi, dibattere sulle idee visto che non ci sono posizioni univoche e unitarie fin dal principio, ma poi si possono trovare delle intese, in generale credo che il calcio italiano debba stare insieme, è un fatto storico, anche perché se non si riesce a stare insieme è difficile trovare soluzioni”.
Cosa c’è in cantiere in Serie C?
“Il salary cap è una delle proposte che avevo fatto a inizio mandato, oggi abbiamo fatto il primo consiglio in cui abbiamo introdotto il tema e prossimamente avvieremo dei tavoli di lavoro permanenti per discutere di questo. Vorremmo riuscire a farlo partire dalla prossima stagione, dobbiamo modellarlo anche in base ai modelli che ci sono in giro per l’Europa, alcuni funzionanti altri meno. In generale bisogna mettere il controllo dei costi perché altrimenti il calcio implode, con la finanza non a posto non si può fare calcio”
Vedremo altre formazioni Under23?
“Per quanto riguarda questo tema sottolineo l’enorme disponibilità che hanno dato le nostre squadre all’iscrizione di due nuove formazioni in due anni praticamente, so che c’è l’interesse di altri club nel volere entrare. Ma poi c’è l’atto pratico, ovvero serve uno spazio che si liberi, una squadra di C che non abbia i requisiti per iscriversi altrimenti non si può fare visto che, giustamente secondo me, c’è un a priorità alla squadre di Serie D”.
Quanto è importante la parola giovani in questo ‘libro bianco’?
“Penso che sia fondamentale per molti aspetti, rappresentano il futuro, il movimento e anche il bisogno disperato che ha il nostro movimento di mettere al centro il talento dei giovani. E poi perché in tema di sostenibilità non c’è nulla di più sostenibile dei giovani, non hanno costi, se non indiretti, perché te li cresci in casa e possono generare ricavi. Qualunque calcio voglia essere sano, sostenibile e lungimirante ha bisogno di avere giovani al suo interno. Fatemi dire in conclusione che nelle prime sette giornate di Serie C c’è un aumento considerevole nel nostro campionato e questo ci fa piacere perché vuol dire che gli effetti della ‘riforma Zola’ sta dando i primi frutti”.