Neto Pereira saluta il Città di Varese: "Sono pronto per fare il primo allenatore"

"È stata una stagione complicata per tanti aspetti, avremmo voluto conquistare la salvezza sul campo e non per la sconfitta a tavolino dell'avversario, ma a livello personale è stata un'annata importante, perché sono cresciuto tanto, seppur con il dispiacere del risultato del rettangolo verde: ma è dalle difficoltà che si impara tanto": esordisce così, nell'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb.com, l'ormai ex vice allenatore del Città di Varese Leo Neto Pereira.

Che ha deciso di lasciare la società dopo un lungo triennio: "La scorsa settimana ho comunicato al club la mia intenzione, dopo tre anni da tecnico in seconda sono pronto per fare il primo allenatore, ho anche il patentino UEFA B, e le esperienze fatte mi hanno insegnato tanto. Certo, mi dispiace lasciare Varese, ma sento che per il mio futuro è un passo necessario, voglio provare a spiccare il volo: la società, che ringrazio molto per quanto mi ha dato, ha capito la mia posizione. Anzi, approfitto anche per ringraziare Ezio Rossi, che mi ha voluto con sè il primo anno della mia nuova carriera, per me è stato un grande maestro, il mio mentore, e voglio poi ringraziare anche tutti gli altri staff che mi hanno permesso di lavorare e apprendere sempre di più".

Saresti pronto anche per un'esperienza in Serie C?
"Io sono pronto per fare l'allenatore, la categoria non è un problema, punto soprattutto al progetto, alla soluzione che mi si prospetta. Perché vorrei trovare un progetto da poter sviluppare in modo professionale e sereno mettendo a disposizione la mia esperienza da calciatore prima e le mie conoscenze da tecnico ora".

La Serie D è spesso sottovalutata. È in realtà un campionato tosto, buona palestra per calciatori e allenatori?
"Assolutamente sì. A differenza di quanto si pensi, la Serie D è ormai un semi professionismo, ci sono tanti giocatori importanti che hanno alzato il livello del campionato rendendolo affascinante e più complesso".