Torregrossa sulle orme degli Dei del Calcio. Ma salvare il Brescia è dura

Al quinto centro stagionale ieri sera, primo gol personale dopo il restart, Ernesto Torregrossa, ventottenne attaccante italo-venezuelano di casa Brescia, prova, nonostante una classifica sempre più critica per La Leonessa, si pone, con la rete siglata contro il Toro, sulle orme di nomi altisonanti come quelli di Roberto Baggio e di Pep Guardiola. Come evidenzia TMW, la superstar della panchina per antonomasia dell'ultimo dodicennio, che sta ora terminando la quarta stagione in sella al Manchester City, firmò il gol partita per mezzo del quale il Brescia si impose sui granata, il 16 marzo del 2003. Del Divin Codino, invece, l'ultima rete siglata dalle Rondinelle al Toro da un giocatore italiano: 9 settembre 2001, vittoria dei lombardi per tre reti a uno al Delle Alpi, con doppietta di Igli Tare e gol della bandiera granata messo a segno da Cristiano Lucarelli.

Al netto di questa piccola gemma statistica, per il Brescia, dopo l'impresa mancata in terra sabauda, il percorso verso le residue speranze di salvezza appare ulteriormente in salita. Da scavalcare ci sono sia il Genoa, a +6, e il Lecce, a +7. Un calendario peraltro piuttosto impervio, che condurrà Diego Lopez, Tonali&Co. a una doppia sfida con colossi del calibro Roma e Atalanta, prima del "derby delle cenerentole" contro la SPAL. Guidati, lì davanti, da un Torregrossa, degno e fiero avversario del turno serale di ieri, il quale, non abbiamo dubbi, sarà determinato a continuare il proprio percorso sulle orme degli Dei del Calcio.