Singo il campione che non ti aspetti. Il calcio ai suoi piedi

Wilfried Singo  è il nome nuovo che non ti aspetti, ma è la luce che brilla in questo Toro, sfortunato, anche, che cade ancora nella trappola di giocare solo un tempo, poi la psicologia dei suoi giocatori trova una specie di muro, o meglio, di baratro, che lo fa implodere nel nulla. E così si fa recuperare il vantaggio che è riuscita ad ottenere. Contro il Sassuolo, la Lazio e l’Inter le gare più eclatanti, perché tra l’altro aveva tenuto testa a tre squadre di alta classifica.

Eppure la squadra non ha mai giocato male, se andiamo a vedere, la Fiorentina gioca peggio, adesso con Prandelli è stata addirittura inguardabile, tuttavia è riuscita a fare qualche punto in più. Singo proviene dalla Costa D’Avorio ed è arrivato direttamente in granata dalla sua squadra di provenienza, l’AS Denguélé.

Tuttavia il bicchiere mezzo pieno è dato da questo giovanotto che a Natale, sì, proprio il 25, compirà vent’anni ed è il vero gioiello del Toro. Al punto che un giornalista navigato come Maurizio Pistocchi ha twittato: “Posso sbagliare, ma ho visto pochi difensori esterni forti come W.SINGO (2000) 190 centimetri di forza,tecnica e intelligenza tattica. Complimenti a chi l’ha preso”.

E Paolo Ziliani ha subito risposto: “Sono d'accordo. Vent'anni non ancora compiuti, una fisicità e una velocità sbalorditive unite a una proprietà di palleggio e a una lucidità di gioco anche in attacco che pochi difensori hanno”.

Quindi il Toro ha trovato il suo campione, su cui può puntare per il futuro. A venderlo ci può fare molti soldi, ma è chiaro che, come Belotti e Sirigu, ci si aspetta che Singo diventi un intoccabile, anzi un incedibile.