Massima fiducia a Brekalo. Per proseguire col botto

Nonostante una prova, quella offerta contro la Lazio, decisamente al di sotto del livello monstre messo in campo in occasione dell'impressionante debutto del 17 settembre contro il Sassuolo, Josip Brekalo può trasformarsi nell'amuleto da trasferta di casa Toro. La capacità del ventitrenne esterno offensivo croato di saltare l'uomo, di creare superiorità numerica, di muoversi tra le linee, di ripartire rapidamente palla al piede a difesa avversaria sbilanciata, si sposa d'altra parte a meraviglia con l'aggressività delle folate di matrice gasperiniana tipica del gioco di Ivan Juric. Specie, per l'appunto, nelle gare in trasferta.

Fuori causa,Marko Pjaca, uomo del momento tra i granata, il partner di trequarti dell'ex-Wolfsburg sarà con ogni probabilità Karol Linetty; scelta (obbligata o quasi) che porterà il classe '98 a giocare in posizione asimmetrica rispetto al duetto con il connazionale di cui sopra. Contro il Venezia, in ogni caso, Brekalo potrebbe ancora una volta essere la chiave: velocità di movimento e tecnica di livello elevato, contro una difesa che non eccelle per rapidità d'esecuzione né per palleggio. E l'intesa immediata con Mandragora, Lukic, e Sanabria, il suo giro palla, le sue sovrapposizioni, il suo passo, ne sono la testimonianza.