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ESCLUSIVA TG - Venerato: “Possibilità che Pobega resti al Torino? Difficile, dipende dal Milan e semmai si vedrà a giugno”TUTTO mercato WEB
Ciro Venerato
© foto di Federico De Luca
sabato 1 gennaio 2022, 11:00Esclusive
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG - Venerato: “Possibilità che Pobega resti al Torino? Difficile, dipende dal Milan e semmai si vedrà a giugno”

Tommaso Pobega si è rivelato un giocatore importante per il Torino ed è diventato anche il bomber della squadra granata con i quattro gol fin qui realizzati pur non essendo un attaccante, però è arrivato in prestito gratuito dal Milan e i tifosi granata vorrebbero che il giocatore rimanesse. Ci sono dei margini tra il mercato di gennaio e quello estivo affinché il giocatore resti al Torino? Questa domanda l’abbiamo rivolta a Ciro Venerato, giornalista della Rai esperto di calciomercato, che ha risposto così: “I margini nella vita ci sono sempre, tutto è aperto e possibile, però dipende da cosa accadrà al Milan. I rossoneri nella prossima stagione potrebbero avere bisogno di Pobega considerato che qualcuno andrà via poiché è a fine contratto, sto pensando a Kessié, e qualcun altro magari potrebbe andarsene poiché ha reso meno del previsto. Dipenderà dal Milan. Potrebbe lasciare Pobega un altro anno in prestito al Torino magari con un’opzione e una contro opzione a suo favore e c’è Bremer che piace molto al Milan. Ritengo però che siano discorsi che semmai saranno fatti a giugno, non credo che il Milan possa prendere Bremer a gennaio e neppure che il Torino lo voglia dare via adesso, anche il Napoli è interessato a lui. E la valutazione che fa adesso Cairo per il giocatore è improponibile per il Napoli, ma anche per il Milan e poi Juric ha chiesto al presidente di non muovere i giocatori importanti a metà stagione”.

Quindi tutto rimandato in estate?

“Sì, se ne parlerà a giugno e questo vale per Belotti, per Bremer e anche per Pobega. Fermo restando che non è detto che gli argomenti siano paralleli perché Bremer potrebbe andare altrove e il Milan e il Torino parlare ugualmente di Pobega indipendentemente dal difensore”.

Forse l’unica soluzione è che Cairo si sieda al tavolo con il Milan con un gruzzolo importante da spendere?

“Dipende cosa Cairo incasserà a giugno e poi il Milan non è certamente disposto a perdere il giocatore a poco, soprattutto dopo una stagione come quella che sta facendo. Pobega è un giocatore che ormai ha già raggiunto quotazioni importanti e, secondo me, può solo migliorare nel girone di ritorno. Con molta franchezza non sarà facile per il Torino trattenere Pobega Non sarà facile convincere entrambe le squadre a vendere e comprare perché ci sono molti soldi in ballo e Pobega è seguito anche da altri club in Italia e all’estero, infatti ci sono osservatori e agenti Fifa che collaborano con club della Premier oltre che con società italiane che seguono i talenti più importanti come lui. Posso sbagliarmi, ma faccio fatica a credere che il Milan, società che punta molto sui giovani, possa privarsi a titolo definitivo dopo un anno di un giocatore del genere. Me lo auguro per il Toro, ma sarebbe un gravissimo errore da parte del Milan, a meno che Cairo faccia una mega super offerta, però non credo che sia nello stato delle cose”.

Potrebbero bastare 15-20 milioni per Pobega?

“Nel mercato ci sono almeno tre variabili importanti che fanno sì che da qui a giugno non è possibile ipotizzare un prezzo reale, altrimenti si danno i numeri al Lotto e io non lo faccio. La prima variabile è il rendimento e va capito se il ragazzo, come io ed altri crediamo, non solo continuerà su questi livelli, ma se farà anche meglio e se il Ct Mancini, dopo lo stage, lo convocherà ancora. E questa è un’altra variabile che può far impennare il prezzo del cartellino. Un’altra variabile è il Covid che può portare a un’altra contrazione dei costi ed è stata già portata al 50% la capienza degli stadi e la crisi economica porta a deprezzare i cartellini di tutti i giocatori, anche dei migliori. E poi c’è la concorrenza e il Toro quando si siederà al tavolo della trattativa, ammesso che lo faccia, con il Milan per Pobega non ci siano anche altri club e a quel punto i rossoneri avrebbero tutto l’interesse per alimentare un’asta e quando avviene non è mai positivo. Ecco perché ad oggi in maniera seria non è possibile definire a priori la valutazione esatta del cartellino poiché ci sono tutte queste variabili. Io credo e temo che sarà molto alta, in altri tempi 15-20 milioni era una cifra importante, ma accessibile mentre oggi con la pandemia e la crisi economica che c’è i 15-20 mln sono rapportabili ai 40-50 di due anni fa e quindi non è accessibile per tutti: questa è la verità. Tutti i parametri sono cambiati, basta pensare che Cavani per andare al Barcellona è disposto a dimezzarsi lo stipendio, cosa che due anni fa era impensabile oppure del Napoli che con Insigne discute della conferma dell’attuale ingaggio e non di un aumento. L’unica certezza, secondo me, è che Pobega farà bene anche nel girone di ritorno e a giugno non ci sarà solo il Toro a bussare alla porta del Milan”.