
ESCLUSIVA TG – Quartero (TC Valfenera Asti): “Con Cairo presidente dal mercato del Toro non ti puoi aspettare nulla di buono. Vogliamo solo che venda il club”
Claudio Quartero, presidente del Toro Club Valfenera Asti Emiliano Mondonico, è stato intervistato da TorinoGranata.it. Con lui abbiamo parlato del finale di stagione del Torino e della contestazione dei tifosi granata nei confronti dle presidente Cairo.
Si è arrivati alla penultima giornata di campionato quindi si può dire che la stagione sia finita, di conseguenza che bilancio voi del Club Valfenera Asti fate di questa stagione del Torino?
“Mancano due giornate però la stagione del Toro è finita da un mese e mezzo ormai. Purtroppo da qualche anno sono i classici campionati che arrivati a marzo-aprile il Torino non ha già più obiettivi e le partite diventano quasi un proforma e quindi il bilancio non può essere positivo perché non puoi comunque sempre accontentarti di un 10°, 11° oppure 12° posto. Si dovrebbe invece cercare di fare quel passo in più per provare a lottare per un posto in Europa. Ma il fatto è che, purtroppo secondo noi, con questo Presidente non si potrà mai fare questo step in più”.
In tanti, anche all'interno della società granata, dicono ma c’è stato l’infortunio di Zapata e se non fosse accaduto la stagione sarebbe andata diversamente, anche voi pensate così oppure no?
“Partendo dal presupposto che se non si fosse fatto male Zapata probabilmente qualche punticino in più si sarebbe potuto fare, ma di certo non si sarebbe potuto ambire alle posizioni che portano in Europa. Magari anziché essere all’11° posto saremmo potuti essere al 10° o al 9°, ma cosa sarebbe cambiato? E poi comunque l'infortunio di Zapata è avvenuto all'inizio del campionato e se veramente volevi ottenere qualcosa uno svincolato si poteva prenderlo, ma se invece rimandi tutto al mercato di gennaio e poi neppure lo sostituisci e prendi Salama, che nessuno conosceva, per sostituire il giovane ed emergente Njie che nel frattempo si era infortunato pure lui, allora non penso proprio che le cose siano state fatte molto seriamente. La questione è che comunque al posto di Zapata non è arrivato nessuno. Elmas tanto di cappello, buon giocatore che sicuramente non sarà riscattato perché 17 milioni Cairo non li tirerà fuori, a meno che il Lipsia non gli faccia uno sconto incredibile. Casadei anche per lui tanto di cappello, ma non è un sostituto di Zapata. In attacco siamo rimasti con Adams che, per carità, ha fatto un buon campionato e su questo nulla da dire perché ha fatto fin di più rispetto alle aspettative. E con Sanabria che quest'anno è stato di una delusione incredibile. Purtroppo davanti eravamo molto spuntati, se non avesse fatto 9 gol Adams e altri 4 Elmas e poi si è svegliato un pochettino Vlasic che ha segnato 5 reti non so dove saremmo finiti. Un sostituto di Zapata ci voleva assolutamente. Certo è facile poi dire non si fosse fatto male Zapata, però nel calcio moderno gli infortuni sono all'ordine del giorno, pensiamo a Schuurs che da un anno e mezzo è fermo. Gli incidenti purtroppo possono capitare, però tu devi essere pronto a sostituire i giocatori infortunati perché, con tutte le debite differenze, però l'Atalanta quando si è fatto male Scamacca in due giorni ha preso Retegui. Mentre noi no e non siamo riusciti neanche a prendere uno svincolato e poi diciamola tutta: Zapata aveva 33 anni e in rosa un sostituto dovevi avercelo e invece non c’era”.
11 giorni fa c’è stata la Marcia dei tifosi del Toro, oltre 20000 persone per strada che da una parte hanno ribadito l'orgoglio di essere granata e dall’altra la volontà di far sapere a tutti che vorrebbero un cambio di proprietà. Voi, come Valfenera Asti, siete solidali con questi princìpi?
“Noi abbiamo aderito all'iniziativa di Mario Patrignani quando con tantissimi altri Toro Club abbiamo preso le pagine su Tuttosport per far sapere a viva voce a Cairo che non è più gradito. Quindi siamo decisamente per un cambio di proprietà. E siamo stufi, davvero stufi.
Poi, per carità, ci sono anche dei tifosi che continuano a dire: “Se non ci fosse Cairo chissà chi verrebbe, potremmo finire in mani anche peggiori”. Io rispetto le idee di tutti, però finire in mani peggiori di Cairo è dura. Comunque sia, è 20 anni che è qua e cosa abbiamo raccolto? Umiliazioni nei derby, campionati anonimi, prese per i fondelli dai tifosi delle altre squadre. Nelle campagne acquisti diventiamo lo zimbello d'Italia per le trattative che durano da inizio calciomercato fino alla fine. Un presidente e un direttore sportivo che elemosinano lo sconto sullo sconto dello sconto. Giocatori per lo più presi in prestito con diritto di riscatto che poi non sono mai riscattati. Allenatore e direttore sportivo (la nota lite fra Juric e Vagnati nel ritiro di Waidring, ndr) che si insultano e si picchiano e finiscono su YouTube facendo ridere tutta Italia. E’ ora di finirla con Cairo, ormai il suo tempo l'ha fatto. Penso che un buon 95% dei tifosi del Toro non voglia più Cairo presidente del nostro Toro. Certo, la gente dice “Ma se non ci fosse Cairo in che mani finiamo?” Ma intanto che cominci a mettere seriamente in vendita il Toro e poi vediamo chi si presenta. Perché se non lo mette in vendita o lo fa solo a parole, per modo di dire, è normale che nessuno si presenterà a bussare alla sua porta”.
Quest'anno ci sarà un calciomercato “doppio”: una prima finestra solo per le squadre di Serie A dal 1° al 10 giugno, prima del mondiale per club, e poi una seconda con il classico calciomercato dal 1° luglio al 1° settembre. Cosa vi aspettate da questo mercato?
“Ormai siamo stufi, chi crede ancora alle promesse di Cairo è un illuso. Quante volte in questi 20 anni noi tifosi ci siamo illusi? E poi le campagne acquisti si sono ridotte alle ultime giornate di mercato, dopo che magari allenatori come Juric in diretta televisiva suonavano la sveglia e allora la società andava a cercare qualcuno in prestito o addirittura come quest'anno con la vendita di Bellanova a fine mercato, dopo la prima giornata di campionato, sostituito con Pedersen. Ormai dal mercato del Toro non ti puoi aspettare più nulla di buono. Adesso c'è in ballo il riscatto di Elmas, ma non lo riscatterà mai a quella cifra o, come ho detto prima, lo farà solo se il Lipsia farà uno sconto sullo sconto dello sconto come era successo con Vlasic e il West Ham, e allora magari possono trovare una quadra, ma a 17 milioni non lo riscatterà mai. Poi venderà Ricci e Milinkovic-Savic e quindi siamo sempre da capo perché tutti gli anni devi sempre ricostruire la squadra. Dov'è il progetto? E’ un mio pensiero, ma quest'anno probabilmente la vendita di Bellanova è stata fatta perché Cairo pensava di vendere Ilic, ma non essendoci riuscito allora appena l'Atalanta ha fatto una proposta economica interessante ha venduto Bellanova. Questo di vendere i propri giocatori giovani migliori non è un progetto. Bellanova era riduce da un campionato strepitoso e non era proprio il caso di venderlo. L'altro anno Zapata i gol li ha fatti anche sui cross e sugli assist di Bellanova, ma se tu tutti gli anni vendi i migliori non vi da nessuna parte. Adesso venderà Ricci e siamo di nuovo da capo. Ormai tutti gli anni il mercato del Toro è una purga, tutti i giorni leggi sui giornali o nei siti 3 o 4 nomi nuovi di giocatori che interessano al Torino che poi non arrivano mai e a fine campionato vengono tirati fuori quei due o tre prestiti, i Pedersen, i Karamoh, che però non ti fanno fare nessuno step in avanti. Non ci sono aspettative purtroppo per il mercato del Toro”.
Mister Vanoli però parla sempre di possibilità di crescita, di percorso da fare e in qualche modo lui si è arrangiato quest'anno perché quando si è trovato senza Zapata e la squadra ha avuto un periodo difficile ha cambiato la difesa passando a quella a 4 e messo 3 trequartisti dietro un'unica punta e così ha risollevato il Torino già prima che fossero presi Biraghi, Casadei e Elmas.
“Sull'allenatore niente da dire, per carità, anzi mi ha stupito perché sinceramente Vanoli lo conoscevo poco, avevo visto qualche partita l'altro anno del Venezia nei playoff ma nulla di più. Per questo dico che mi ha stupito positivamente. C'è qualche tifoso che lo critica, ma io sfido chiunque a fare meglio di quello che ha potuto fare Vanoli quest'anno con una squadra, secondo me, molto più debole da quella di due anni fa visto che erano stati ceduti Buongiorno e Bellanova, non era stato rinnovato il contratto a Rodriguez e Zapata si è fatto male: tanto di cappello al mister. Certo, parla di progetto, però purtroppo è il manico che conta, Vanoli può dire tutto quello che vuole, poveretto, però poi se dall'alto non si fanno i fatti torniamo sempre da capo: se tutto va bene a fine campionato siamo a metà classifica. Diamo sempre le colpe agli allenatori, prima a Juric, adesso qualcuno ce l'ha con Vanoli, ma non pensiamo agli allenatori che si arrangiano con la rosa che hanno a disposizione. Vanoli quest'anno ha fatto i salti mortali e come hai detto giustamente tu è stato bravo a variare moduli, a cercare soluzioni alternative e le ha trovate. Ha fatto un girone di ritorno, fino a qualche giornata fa quando la squadra ha poi sbracato perché ormai non c'erano più obiettivi, di buon livello: abbiamo finalmente rigiocato un derby col coltello tra i denti, abbiamo disputato delle buone partite vincendone alcune bene, però se dall'alto non fanno qualcosa il buon Vanoli non è che possa fare più di quello che sta facendo”.
L'augurio che vi fate e che fate al Toro qual è?
“Il regnalo più bello sarebbe il cambio di proprietà. L’arrivo di una proprietà un po' seria e che abbia qualche obiettivo all'altezza della storia del Toro. Non si pretende di andare tutti gli anni in Champions League, ma di fare campionati come, ad esempio quello Bologna che ieri sera dopo 51 anni ha vinto la Coppa Italia battendo il Milan. Noi in Coppa Italia negli ultimi 20 anni abbiamo quasi sempre fatto figure meschine, eppure la Coppa Italia poteva essere un obiettivo quest'anno come lo è stato per il Bologna. Due anni fa la Cremonese è arrivata in semifinale, qualche anno prima (2015-2016, ndr) addirittura l'Alessandria e quell’anno noi siamo usciti agli ottavi battuti 4 a 0 dalla Juventus. Mentre noi non non siamo mai arrivati oltre ai quarti, quindi speriamo di avere una società che ci possa permettere di nuovo di sognare qualcosina, perché in questi 20 anni di Cairo ci ha spento tutti i sogni. Sinceramente la cosa più bella sarebbe veramente il cambio di proprietà e vere una società un po' più seria, un po' più ambiziosa”.
Immagino che anche quest’anno il Toro Club Valfenera Asti intitolato a Emiliano Mondonico organizzerà il “Baffo d'Oro”, può già anticiparci qualche cosa?
“Quest’anno ci sarà la quarta edizione. Il primo anno è stato giustamente dato a Clara Mondonico, la figlia di Emiliano in memoria del papà, e a Gigi Lentini, quindi il premio numero zero a Clara Mondonico e il primo a Gigi Lentini. Il secondo anno è stato premiato Pecci, l'anno scorso Pasquale Bruno. Tutte serate bellissime. E quest'anno, verosimilmente all’inizio dell’autunno, la data non è ancora stata stabilita, ci sarà un altro illustre premiato, però al momento non è ancora stato deciso chi anche se i candidati sono stati ristretti a due. Appena tutto sarà deciso lo comunicheremo”.






