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TUTTO mercato WEBCol Pisa la prova del 9 per il Torino: la difesa deve tenere e l’attacco deve colpire
“Siamo partiti con molti giocatori nuovi e dobbiamo ancora amalgamarci – ha detto Marco Baroni, come riporta La Stampa, sul filotto positivo delle ultime quattro giornate: 8 punti incamerati -, ma c’è stata una risposta da squadra compatta. Sappiamo che dobbiamo lavorare, però questo non ci spaventa”. Già perché se da una parte il Torino ha reso più solida la difesa, a parte nella gara con la Lazio, poi clean sheet con Napoli e Bologna e un gol incassato dal Genoa, dall’altra però segna troppo poco, a parte sempre con la Lazio: tre reti rifilate ai biancocelesti, ma con Napoli e Genoa i gol sono stati solo tre e nessuno col Bologna.
I granata domenica pomeriggio contro il Pisa avranno il sostegno del proprio pubblico, la pace si è andata consolidando dalla gara con la Lazio nonostante i due punti gettati alle ortiche con il doppio errore, Dembélé e Coco, che ha portato al rigore con i biancocelesti e al conseguente pareggio. I tifosi sono troppo innamorati del loro Toro e perdonano sempre, basta che la squadra ci metta cuore e determinazione. Discorso diverso per quel che riguarda la società e il presidente Cairo, ma è un’altra cosa.
Baroni ha cambiato fino a quando ha trovato quella che sembra essere la giusta soluzione: difesa a tre e una punta di ruolo, Simeone in attesa che Zapata trovi la condizione ideale, che può essere affiancata da Adams (che alle volte è lui a fare la punta) oppure da Ngonge e con Vlasic che fa la mezzala con facoltà di avanzare a supporto di chi è in attacco. Ma per ora la soluzione offensiva proposta non ha ancora dato le risposte che si attendevano seppur Simeone con tre reti sia il capocannoniere granata. Troppo spesso infatti i rifornimenti, sia i cross laterali sia quelli dal fondo, sono troppo pochi e non sempre precisi e questo penalizza.
Al momento senza fare troppi voli pindarici guardando la classifica, il Torino con 12 punti, gli stessi di Udinese e Lazio, è al 13esimo posto a sole tre lunghezze dal Bologna che è al 6°, però in mezzo ci sono: Juventus, che ha gli stessi punti del Bologna (15), Cremonese (14), Atalanta e Sassuolo (13) e con gli stessi dei granata (12) Lazio e Udinese. Il Pisa invece con 5 punti, come il Verona, è 17esimo, e in 9 partite non ha ancora vinto una volta (per i toscani 5 pareggi (Atalanta 1-1, Fiorentina 0-0, Verona 0-0, Milan 2-2 e Lazio 0-0) e 4 sconfitte (Roma 0-1, Udinese 0-1, Napoli 3-2 e Bologna 4-0)) e ha fatto 5 gol, quindi 3 in meno del Torino, e ne ha subiti 12, 2 in meno dei granata. Sulla carta il Torino può, e dovrebbe, battere il Pisa, ma la difesa deve tenere e l’attacco deve colpire. Che poi è la banale legge del calcio.
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